Il punto interrogativo presente nel titolo di queste pagine è meno l’indice di una domanda retorica e più l’esito di un percorso iniziato alcuni fa. Si trattava di una ricerca nella quale era indagata la posta in gioco di alcuni autori della fenomenologia francese che sotto diversi aspetti condividevano una certa “aria di famiglia” e che in quella occasione erano letti alla luce del loro tentativo di ripetere la fenomenologia “storica” rovesciandone i presupposti.1 La questione che guidava la ricerca, tuttavia, lungi dal concludersi nella conferma dell’ipotesi proposta, ne discuteva l’impossibilità di fatto. O meglio: se per un verso si esplicava come tale rovesciamento fosse l’anima della filosofia di Jean-Luc Marion, Michel Henry e Jean-Louis Chrétien, per altro verso si mostrava che l’incessante ritorno di Husserl sui “suoi” temi insieme alla complessità che ha caratterizzato il movimento fenomenologico fin dal suo sorgere, bastava a invalidare l’ipotesi di lettura proposta, giungendo persino alla conclusione che la fenomenologia non può essere rovesciata. Ciò detto, e se questo guadagno non è stato messo in discussione, perché mantenere ancora questo “lemma” a distanza di anni? il saggio si propone di rispondere a questo interrogativo

Una fenomenologia rovesciata?

C. Canullo
2022-01-01

Abstract

Il punto interrogativo presente nel titolo di queste pagine è meno l’indice di una domanda retorica e più l’esito di un percorso iniziato alcuni fa. Si trattava di una ricerca nella quale era indagata la posta in gioco di alcuni autori della fenomenologia francese che sotto diversi aspetti condividevano una certa “aria di famiglia” e che in quella occasione erano letti alla luce del loro tentativo di ripetere la fenomenologia “storica” rovesciandone i presupposti.1 La questione che guidava la ricerca, tuttavia, lungi dal concludersi nella conferma dell’ipotesi proposta, ne discuteva l’impossibilità di fatto. O meglio: se per un verso si esplicava come tale rovesciamento fosse l’anima della filosofia di Jean-Luc Marion, Michel Henry e Jean-Louis Chrétien, per altro verso si mostrava che l’incessante ritorno di Husserl sui “suoi” temi insieme alla complessità che ha caratterizzato il movimento fenomenologico fin dal suo sorgere, bastava a invalidare l’ipotesi di lettura proposta, giungendo persino alla conclusione che la fenomenologia non può essere rovesciata. Ciò detto, e se questo guadagno non è stato messo in discussione, perché mantenere ancora questo “lemma” a distanza di anni? il saggio si propone di rispondere a questo interrogativo
2022
978-88-9314-262-5
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
HENRY_CANULLO (2).pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Tipologia principale
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 670.42 kB
Formato Adobe PDF
670.42 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/294805
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact