Il lavoro si propone di indagare il ruolo della politica economica nel coordinamento delle relazioni economiche. L’approccio più consolidato, al riguardo, si basa sulla tradizione neoclassica e austriaca. Secondo queste il coordinamento avviene tramite i prezzi relativi, i quali trasmettono informazioni sulla scarsità delle risorse, le preferenze dei consumatori e le opportunità di innovazioni tecniche e organizzative volte a ovviare a bisogni non soddisfatti. Fra coloro che seguono questa impostazione vi è chi riconosce che i prezzi relativi non sempre sono in grado di operare adeguatamente. La soluzione intravista è l’introduzione, da parte di agenti privati o pubblici, di istituzioni – vale a dire sistemi consolidati di regole che strutturano le relazioni sociali – la cui funzione sia suppletiva o complementare rispetto al meccanismo dei prezzi. Un secondo approccio riconosce che i prezzi svolgono un ruolo importante nelle economie moderne ma introduce due qualificazioni importanti. La prima è che non esiste un sistema di prezzi se non a partire da un ordinamento giuridico che lo specifichi. Ciò implica l’esistenza non di un ‘mercato’ ma di infinite possibili configurazioni delle relazioni economiche, a seconda di quali siano le norme esistenti. La seconda qualificazione è che le relazioni economiche non sono separabili da quelle che caratterizzano la società entro la quale si svolgono. Vi è una interdipendenza fra relazioni economiche e relazioni storico-sociali. Le implicazioni di questa diversità riguardano gli obiettivi, gli strumenti e i criteri contabili della politica economica. Per il primo approccio l’efficienza allocativa costituisce, se non l’obiettivo primario, il vincolo cui sono soggetti gli altri obiettivi. Gli strumenti consistono di azioni che orientino o vincolino il sistema dei prezzi. La contabilità di riferimento è quella di prezzi di mercato. Per il secondo approccio, gli obiettivi economici possono trascendere la produzione e distribuzione di merci: si pensi alle capacità di Sen o alla felicità di Kahneman. Gli strumenti comprendono, oltre a quelli previsti dal primo approccio, la configurazione istituzionale del sistema. Quanto alla contabilità, quella incentrata sui prezzi viene integrata e in parte sostituita con una contabilità sociale che include altre variabili riguardanti la qualità della vita.
Cigni neri e candore reale. Note su istituzioni, interdipendenze e politica economica
Ramazzotti, Paolo
2021-01-01
Abstract
Il lavoro si propone di indagare il ruolo della politica economica nel coordinamento delle relazioni economiche. L’approccio più consolidato, al riguardo, si basa sulla tradizione neoclassica e austriaca. Secondo queste il coordinamento avviene tramite i prezzi relativi, i quali trasmettono informazioni sulla scarsità delle risorse, le preferenze dei consumatori e le opportunità di innovazioni tecniche e organizzative volte a ovviare a bisogni non soddisfatti. Fra coloro che seguono questa impostazione vi è chi riconosce che i prezzi relativi non sempre sono in grado di operare adeguatamente. La soluzione intravista è l’introduzione, da parte di agenti privati o pubblici, di istituzioni – vale a dire sistemi consolidati di regole che strutturano le relazioni sociali – la cui funzione sia suppletiva o complementare rispetto al meccanismo dei prezzi. Un secondo approccio riconosce che i prezzi svolgono un ruolo importante nelle economie moderne ma introduce due qualificazioni importanti. La prima è che non esiste un sistema di prezzi se non a partire da un ordinamento giuridico che lo specifichi. Ciò implica l’esistenza non di un ‘mercato’ ma di infinite possibili configurazioni delle relazioni economiche, a seconda di quali siano le norme esistenti. La seconda qualificazione è che le relazioni economiche non sono separabili da quelle che caratterizzano la società entro la quale si svolgono. Vi è una interdipendenza fra relazioni economiche e relazioni storico-sociali. Le implicazioni di questa diversità riguardano gli obiettivi, gli strumenti e i criteri contabili della politica economica. Per il primo approccio l’efficienza allocativa costituisce, se non l’obiettivo primario, il vincolo cui sono soggetti gli altri obiettivi. Gli strumenti consistono di azioni che orientino o vincolino il sistema dei prezzi. La contabilità di riferimento è quella di prezzi di mercato. Per il secondo approccio, gli obiettivi economici possono trascendere la produzione e distribuzione di merci: si pensi alle capacità di Sen o alla felicità di Kahneman. Gli strumenti comprendono, oltre a quelli previsti dal primo approccio, la configurazione istituzionale del sistema. Quanto alla contabilità, quella incentrata sui prezzi viene integrata e in parte sostituita con una contabilità sociale che include altre variabili riguardanti la qualità della vita.File | Dimensione | Formato | |
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