L’amore abbracciante e il compimento dell’esser-vero

Il contributo tenta di oltrepassare i limiti angusti del razionalismo e della tradizione logico-deduttiva, schiudendo l’orizzonte di una metafisica dell’amore e recuperando alla filosofia la questione della salvezza. In ragione di una profondità relazionale, la riflessione ontologica deve rinunciare all’illusione di dedurre, definire e “contenere” l’essere nelle proprie categorie, scegliendo di prefigurare quella che Jaspers chiama periecontologia. In questo orizzonte l’amore è la tensione fondamentale che umanizza le persone e le relazioni e che attesta la nostra originaria implicazione con la trascendenza che ci accoglie. Con ciò Jaspers toglie l’amore stesso dal ghetto teorico di una concezione emotivista e irrazionalista, per riconoscere in esso la radicalità di una forza che abbraccia, fondando la relazione metafisica che genera la vita dell’umanità e del mondo.