Questa tesi `e una raccolta di tre opere sull’economia dell’istruzione. Partendo da un’analisi del processo di formalizzazione della teoria del capitale umano, la tesi pro- pone un approccio innovativo per lo studio delle scelte di istruzione a livello terziario, attraverso un Agent-Based Model (ABM) pensato per il contesto italiano e rigorosa- mente calibrato tramite un esperimento sui parametri di input. Nel dettaglio, il primo capitolo fornisce una rassegna dal taglio storico sul ruolo dell’istruzione, vista da alcuni grandi economisti, da Adam Smith ad Amartya Sen, passando per Mill, Marshall e i cosiddetti padri fondatori: Schultz, Mincer e Becker. L’obiettivo `e quello di evidenziare che il tema dell’istruzione veniva affrontato con un approccio multidimensionale già nei primi contributi riguardanti questa tematica; tuttavia, nel processo di formalizzazione di una teoria unitaria come la teoria del capitale umano, molti concetti preziosi hanno perso considerazione e, di conseguenza, non trovano applicazioni corrispondenti nella letteratura empirica. Un nuovo approccio metodologico `e fornito nel secondo capitolo. Il lavoro esplora le determinanti delle decisioni di istruzione terziaria, attraverso un modello Agent-Based (ABM), che studia la scelta dei giovani italiani di iscriversi o non iscriversi all’università, entrando immediatamente nel mercato del lavoro. Il modello implica che la preferenza individuale per l’iscrizione all’università dipende (i) da motivazioni economiche, rappresentate dalle aspettative sui redditi futuri, che si formano sulla base dell’interazione con familiari, amici e conoscenti; (ii) dall’influenza dei pari; (iii) dallo sforzo percepito per ottenere un titolo di studio universitario. Il modello viene simulato per 100 periodi di tempo e per 100 esperimenti Monte Carlo, dimostrando di essere in grado di fornire una rappresentazione realistica del fenomeno analizzato, in termini di tasso di passaggio dall’istruzione secondaria a quella terziaria. Infine, nel terzo capitolo viene effettuato un esperimento di calibrazione dell’ABM sviluppato nel secondo capitolo. Nel modello di riferimento, abbiamo assunto che il reddito individuale sia distribuito secondo un modello lognormale a due parametri. Per fornire una rappresentazione più accurata della distribuzione del reddito personale italiano, utilizziamo gli stessi dati del capitolo 2, forniti dalla Banca d’Italia, ed eseguiamo un fit di tre modelli distributivi appartenenti alla famiglia delle distribuzioni Beta: la distribuzione beta generalizzata del secondo tipo (GB2), la distribuzione Singh-Maddala e la distribuzione Dagum. La GB2 risulta essere la candidata migliore per rappresentare la distribuzione dei redditi italiani, in termini di bontà del fit; pertanto, utilizziamo la media delle stime dei parametri della GB2 per gli anni considerati (2002-2014) per simulare nuovamente il modello. I risultati presentano delle differenze contenute rispetto al modello di riferimento e confermano il trend decrescente del tasso di trasferimento dall’istruzione secondaria a quella terziaria in Italia.

Essays on the economics of education:from theory to agent-based modelling

Leoni, S.
2019-01-01

Abstract

Questa tesi `e una raccolta di tre opere sull’economia dell’istruzione. Partendo da un’analisi del processo di formalizzazione della teoria del capitale umano, la tesi pro- pone un approccio innovativo per lo studio delle scelte di istruzione a livello terziario, attraverso un Agent-Based Model (ABM) pensato per il contesto italiano e rigorosa- mente calibrato tramite un esperimento sui parametri di input. Nel dettaglio, il primo capitolo fornisce una rassegna dal taglio storico sul ruolo dell’istruzione, vista da alcuni grandi economisti, da Adam Smith ad Amartya Sen, passando per Mill, Marshall e i cosiddetti padri fondatori: Schultz, Mincer e Becker. L’obiettivo `e quello di evidenziare che il tema dell’istruzione veniva affrontato con un approccio multidimensionale già nei primi contributi riguardanti questa tematica; tuttavia, nel processo di formalizzazione di una teoria unitaria come la teoria del capitale umano, molti concetti preziosi hanno perso considerazione e, di conseguenza, non trovano applicazioni corrispondenti nella letteratura empirica. Un nuovo approccio metodologico `e fornito nel secondo capitolo. Il lavoro esplora le determinanti delle decisioni di istruzione terziaria, attraverso un modello Agent-Based (ABM), che studia la scelta dei giovani italiani di iscriversi o non iscriversi all’università, entrando immediatamente nel mercato del lavoro. Il modello implica che la preferenza individuale per l’iscrizione all’università dipende (i) da motivazioni economiche, rappresentate dalle aspettative sui redditi futuri, che si formano sulla base dell’interazione con familiari, amici e conoscenti; (ii) dall’influenza dei pari; (iii) dallo sforzo percepito per ottenere un titolo di studio universitario. Il modello viene simulato per 100 periodi di tempo e per 100 esperimenti Monte Carlo, dimostrando di essere in grado di fornire una rappresentazione realistica del fenomeno analizzato, in termini di tasso di passaggio dall’istruzione secondaria a quella terziaria. Infine, nel terzo capitolo viene effettuato un esperimento di calibrazione dell’ABM sviluppato nel secondo capitolo. Nel modello di riferimento, abbiamo assunto che il reddito individuale sia distribuito secondo un modello lognormale a due parametri. Per fornire una rappresentazione più accurata della distribuzione del reddito personale italiano, utilizziamo gli stessi dati del capitolo 2, forniti dalla Banca d’Italia, ed eseguiamo un fit di tre modelli distributivi appartenenti alla famiglia delle distribuzioni Beta: la distribuzione beta generalizzata del secondo tipo (GB2), la distribuzione Singh-Maddala e la distribuzione Dagum. La GB2 risulta essere la candidata migliore per rappresentare la distribuzione dei redditi italiani, in termini di bontà del fit; pertanto, utilizziamo la media delle stime dei parametri della GB2 per gli anni considerati (2002-2014) per simulare nuovamente il modello. I risultati presentano delle differenze contenute rispetto al modello di riferimento e confermano il trend decrescente del tasso di trasferimento dall’istruzione secondaria a quella terziaria in Italia.
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