Il contributo parte dalla considerazione che la pandemia Covid ha imposto di ripensare la gran parte degli istituti del diritto pubblico e amministrativo e che tra i principi maggiormente utilizzati nella sua gestione vi è stato il principio di precauzione. Si propone di evidenziare il ruolo che tale principio ha avuto e sta avendo in tale gestione. Vengono analizzati i rapporti tra la decisione politico/amministrativa e la valutazione scientifica. Si richiamano le decisioni giurisprudenziali amministrative più rilevanti che si sono succedute nel periodo pandemico. Si propone una chiave di rilettura di tale giurisprudenza fondata sui “tre test” cui sottoporre, in sede di sindacato, le misure precauzionali pandemiche al fine di definirne la loro legittimità: adeguata istruttoria di carattere scientifico; proporzionalità che ingloba anche quello relativo all’analisi costi/benefici e provvisorietà. Si propone di passare da un’applicazione del principio di precauzione limitata ai profili dell’azione amministrativa puntuale ad un’applicazione del principio riferita soprattutto all’ambito dell’attività di programmazione e all’organizzazione predisponendo un piano pandemico ben comunicato, aggiornato ed efficace; di prevedere un modello normativo (ad esempio di decreto legge) da adottare in caso pandemia; di migliorare, anche attraverso l’ausilio della tecnologia, l’assetto della medicina territoriale o di base.

Il principio di precauzione nella gestione dell’emergenza epidemiologica. Dall’attività puntuale alla programmazione e all’organizzazione

francesco de leonardis
2020-01-01

Abstract

Il contributo parte dalla considerazione che la pandemia Covid ha imposto di ripensare la gran parte degli istituti del diritto pubblico e amministrativo e che tra i principi maggiormente utilizzati nella sua gestione vi è stato il principio di precauzione. Si propone di evidenziare il ruolo che tale principio ha avuto e sta avendo in tale gestione. Vengono analizzati i rapporti tra la decisione politico/amministrativa e la valutazione scientifica. Si richiamano le decisioni giurisprudenziali amministrative più rilevanti che si sono succedute nel periodo pandemico. Si propone una chiave di rilettura di tale giurisprudenza fondata sui “tre test” cui sottoporre, in sede di sindacato, le misure precauzionali pandemiche al fine di definirne la loro legittimità: adeguata istruttoria di carattere scientifico; proporzionalità che ingloba anche quello relativo all’analisi costi/benefici e provvisorietà. Si propone di passare da un’applicazione del principio di precauzione limitata ai profili dell’azione amministrativa puntuale ad un’applicazione del principio riferita soprattutto all’ambito dell’attività di programmazione e all’organizzazione predisponendo un piano pandemico ben comunicato, aggiornato ed efficace; di prevedere un modello normativo (ad esempio di decreto legge) da adottare in caso pandemia; di migliorare, anche attraverso l’ausilio della tecnologia, l’assetto della medicina territoriale o di base.
2020
978-88-9391-913-5
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