Il progetto concepisce in modo integrato ricerca, formazione, servizio alla società ed al mondo dell’impresa, promuovendo un uso delle tecnologie finalizzato a migliorare la vita delle persone, tra cui oltre un miliardo con disabilità, e offrendo alle imprese possibilità di business innovation. L’etica non può essere intesa come una prospettiva meramente contenitiva e limitativa, che indica solo sensi vietati. È un errore considerarla come un mero impedimento allo sviluppo tecnologico. Questa visione ristretta non fa giustizia al ruolo generativo che la riflessione etica svolge nello stimolare l’innovazione: proprio quando sono in gioco i valori più profondi – come la privacy, l’autonomia, la sicurezza, la fiducia, l’equità, allora sono più necessari lo sforzo dell’ingegno, lo spirito critico e il dibattito pubblico per trovare nuove soluzioni, capaci anche di “democratizzare” la tecnologia. L’etica può essere un driver dell’innovazione – sia tecnologica che sociale, una risorsa per società più cooperative, resilienti, solidali, capaci di un abitare veramente smart. Nell’attuale contesto le traiettorie di sviluppo della tecnologia rendono urgente: a) saper problematizzare le questioni, esercitando uno spirito critico capace di responsabilità, b) saper comunicare potenzialità, prospettive, visioni strategiche, così come problematicità, suggerimenti, alert, c) approfondire la problematica relativa alla individuazione di valori etici condivisibili, nella complessità di un contesto socio-culturale in cui i codici di riferimento sono plurali e complessi; d) formare la “sensibilità etica” già a partire dall’esperienza scolastica, ovvero una postura capace di razionalità pratica; d) allenare attitudini e comportamenti cooperativi.
AI DO ETHICS - Artificial Intelligence and Innovation in Economics and Business. Developing skills by Ethics
Cedrola E.;Marinelli N.;Pagliacci D.;Giovanola B.;Pierosara S.;Alici L.;Nicolau M.;Calzolaio S.;
2020-01-01
Abstract
Il progetto concepisce in modo integrato ricerca, formazione, servizio alla società ed al mondo dell’impresa, promuovendo un uso delle tecnologie finalizzato a migliorare la vita delle persone, tra cui oltre un miliardo con disabilità, e offrendo alle imprese possibilità di business innovation. L’etica non può essere intesa come una prospettiva meramente contenitiva e limitativa, che indica solo sensi vietati. È un errore considerarla come un mero impedimento allo sviluppo tecnologico. Questa visione ristretta non fa giustizia al ruolo generativo che la riflessione etica svolge nello stimolare l’innovazione: proprio quando sono in gioco i valori più profondi – come la privacy, l’autonomia, la sicurezza, la fiducia, l’equità, allora sono più necessari lo sforzo dell’ingegno, lo spirito critico e il dibattito pubblico per trovare nuove soluzioni, capaci anche di “democratizzare” la tecnologia. L’etica può essere un driver dell’innovazione – sia tecnologica che sociale, una risorsa per società più cooperative, resilienti, solidali, capaci di un abitare veramente smart. Nell’attuale contesto le traiettorie di sviluppo della tecnologia rendono urgente: a) saper problematizzare le questioni, esercitando uno spirito critico capace di responsabilità, b) saper comunicare potenzialità, prospettive, visioni strategiche, così come problematicità, suggerimenti, alert, c) approfondire la problematica relativa alla individuazione di valori etici condivisibili, nella complessità di un contesto socio-culturale in cui i codici di riferimento sono plurali e complessi; d) formare la “sensibilità etica” già a partire dall’esperienza scolastica, ovvero una postura capace di razionalità pratica; d) allenare attitudini e comportamenti cooperativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
