Il presente lavoro espone i contenuti di un percorso di ricerca durato tre anni nell’ambito di un dottorato Eureka in Human Science, Curriculum Psychology, Communication and Social Science dell’Università degli Studi di Macerata. Il percorso di ricerca è stato svolto attraverso la collaborazione tra il Laboratorio delle Idee di Fabriano (di cui si parlerà più avanti), un’azienda specializzata in formazione e progettazione, e la cattedra di Psicologia dell’Educazione della Prof.sa Paola Nicolini del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo della stessa università. La ricerca prende le mosse da un progetto già iniziato nei precedenti tre anni di dottorato Eureka, il progetto Edueat, che ha visto la collaborazione tra le due realtà prendere forma in un percorso di educaizone alimentare basato sulla didattica dell’uso dei sensi, le principali teorie della Psicologia dello Sviluppo e gli approcci laboratoriali ed esperienziali alla formazione e alla crescita. Dall’intersezione fra i contenuti teorici e lo stato attuale della ricerca sul campo dell’educazione alimentare è nato un percorso educativo a più livelli, che in questa sede verrà definito come un percorso che segue un approccio a tripla e quadrupla elica, connettendo nello stesso obiettivo educativo e formativo i diversi “mondi” che abbracciano l’educazione alimentare: le bambine e i bambini, la famiglia, la scuola e non da meno anche il mondo dell’accoglienza delle famiglie e dei bambini nei pubblici esercizi. L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di raccogliere le esperienze qualitative realizzate nel corso dei tre anni di dottorato, per poter inquadrare le caratteristiche di quella che può essere definita un’educazione alimentare di qualità e che possa essere rivolta trasversalmente e in maniera flessibile al mondo scolastico ed extrascolastico. La trattazione segue un filo espositivo che attraversa una prima parte dedicata alle normative che possono essere riferite all’educazione alimentare a livello scolastico e nazionale/internazional e la trattazione teorica sugli orientamenti della Psicologia dello Sviluppo connessi con l’argomento dell’educazione alimentare; nella seconda parte viene approfondito il progetto Edueat con le sue caratteristiche e la descrizione dettagliata di alcune applicazioni realizzate in diversi contesti extra scolastici, mentre la terza parte descrive la ricerca applicata nei contesti scolastici suddividendola in una indagine realizzata in 23 mense scolastiche della regione Marche e in una sperimentazione di un anno realizzata in due asili nido e due nidi di infanzia, sempre della regione. Infine, chiude la trattazione la descrizione di uno specifico corso di formazione realizzato con l’azienda tutor del dottorato in Lombardia, nei centri della ristorazione commerciale, il quale propone delle direzioni applicative della formazione psicologia degli operatori dei pubblici esercizi come punto di partenza per una strutturazione allargata di un progetto di educazione alimentare a più livelli, dentro e fuori la scuola. I risultati a cui giunge la tesi non sono certamente di carattere definitivo, ma guardano piuttosto alla possibilità di definire un approccio sistemico all’educazione alimentare, il quale possa includere non solo la sfera scolastica ma anche quella extrascolastica. Il filo conduttore di questo approccio sta nella considerazione dell’alimentazione come un aspetto vitale e trasversale alla crescita e all’apprendimento, delle potenzialità di apprendimento in positivo insite nella sfera ludica e nel gioco applicato al cibo, e nella necessità di definire, prioritariamente, la collaborazione e la coesistenza di responsabilità educativa da parte delle famiglie e della scuola in una visione educativa legata all’alimentazione concepita necessariamente come trasversale e multidimensionale.

L’educazione alimentare a cinque sensi nei percorsi di sviluppo e apprendimento. Il progetto Edueat

MESSERE, Giulia
2020-01-01

Abstract

Il presente lavoro espone i contenuti di un percorso di ricerca durato tre anni nell’ambito di un dottorato Eureka in Human Science, Curriculum Psychology, Communication and Social Science dell’Università degli Studi di Macerata. Il percorso di ricerca è stato svolto attraverso la collaborazione tra il Laboratorio delle Idee di Fabriano (di cui si parlerà più avanti), un’azienda specializzata in formazione e progettazione, e la cattedra di Psicologia dell’Educazione della Prof.sa Paola Nicolini del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo della stessa università. La ricerca prende le mosse da un progetto già iniziato nei precedenti tre anni di dottorato Eureka, il progetto Edueat, che ha visto la collaborazione tra le due realtà prendere forma in un percorso di educaizone alimentare basato sulla didattica dell’uso dei sensi, le principali teorie della Psicologia dello Sviluppo e gli approcci laboratoriali ed esperienziali alla formazione e alla crescita. Dall’intersezione fra i contenuti teorici e lo stato attuale della ricerca sul campo dell’educazione alimentare è nato un percorso educativo a più livelli, che in questa sede verrà definito come un percorso che segue un approccio a tripla e quadrupla elica, connettendo nello stesso obiettivo educativo e formativo i diversi “mondi” che abbracciano l’educazione alimentare: le bambine e i bambini, la famiglia, la scuola e non da meno anche il mondo dell’accoglienza delle famiglie e dei bambini nei pubblici esercizi. L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di raccogliere le esperienze qualitative realizzate nel corso dei tre anni di dottorato, per poter inquadrare le caratteristiche di quella che può essere definita un’educazione alimentare di qualità e che possa essere rivolta trasversalmente e in maniera flessibile al mondo scolastico ed extrascolastico. La trattazione segue un filo espositivo che attraversa una prima parte dedicata alle normative che possono essere riferite all’educazione alimentare a livello scolastico e nazionale/internazional e la trattazione teorica sugli orientamenti della Psicologia dello Sviluppo connessi con l’argomento dell’educazione alimentare; nella seconda parte viene approfondito il progetto Edueat con le sue caratteristiche e la descrizione dettagliata di alcune applicazioni realizzate in diversi contesti extra scolastici, mentre la terza parte descrive la ricerca applicata nei contesti scolastici suddividendola in una indagine realizzata in 23 mense scolastiche della regione Marche e in una sperimentazione di un anno realizzata in due asili nido e due nidi di infanzia, sempre della regione. Infine, chiude la trattazione la descrizione di uno specifico corso di formazione realizzato con l’azienda tutor del dottorato in Lombardia, nei centri della ristorazione commerciale, il quale propone delle direzioni applicative della formazione psicologia degli operatori dei pubblici esercizi come punto di partenza per una strutturazione allargata di un progetto di educazione alimentare a più livelli, dentro e fuori la scuola. I risultati a cui giunge la tesi non sono certamente di carattere definitivo, ma guardano piuttosto alla possibilità di definire un approccio sistemico all’educazione alimentare, il quale possa includere non solo la sfera scolastica ma anche quella extrascolastica. Il filo conduttore di questo approccio sta nella considerazione dell’alimentazione come un aspetto vitale e trasversale alla crescita e all’apprendimento, delle potenzialità di apprendimento in positivo insite nella sfera ludica e nel gioco applicato al cibo, e nella necessità di definire, prioritariamente, la collaborazione e la coesistenza di responsabilità educativa da parte delle famiglie e della scuola in una visione educativa legata all’alimentazione concepita necessariamente come trasversale e multidimensionale.
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/265527
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