Esistono numerosi studi nell’ambito delle scienze cognitive che mostrano che i contrari costituiscono una relazione fondamentale nella percezione dello spazio e nella percezione motoria (ad es., Bianchi et al., 2017, 2014), nel linguaggio (ad es., Jones et al., 2012; Paradis, 2013) ed in diversi processi di ragionamento (ad es., Augustinova, 2008; Bianchi et al., 2019; Gale & Ball, 2012; Rothenberg, 2001, Dumas, 2016). Un test grafico del ragionamento relazionale (TORR) è stato sviluppato (Alexander et al., 2012) al fine di misurare la capacità di ragionare per contrari. Gli studi sulla percezione hanno mostrato che sia la produzione spontanea che il riconoscimento di una figura contraria richiedono il mantenimento della sua identità globale mentre inverte la sua direzione (ad esempio, Bianchi & Savardi, 2008). Abbiamo testato se questi criteri sono stati osservati nella produzione spontanea dei nostri partecipanti di un processo grafico opposto ad uno dato. Quaranta studenti universitari sono stati assegnati in modo casuale a due condizioni sperimentali. Nella prima, è stato chiesto loro di disegnare uno o più processi contrari (max. 3) per ciascuno dei cinque processi grafici dati e successivamente di descrivere sia quelli dati che quelli prodotti. Nell'altra condizione, i partecipanti sono stati invitati a descrivere prima il processo target e, solo poi, a disegnare i suoi contrari ed, infine, a descrivere i processi disegnati. In entrambe le condizioni, i materiali erano una selezione di cinque stimoli della sezione antitesi del TORR. I nostri risultati evidenziano relazioni tra le caratteristiche spaziali di un processo grafico contrario ad uno dato, prodotto spontaneamente da un soggetto adulto non esperto ed i criteri per la percezione della contrarietà in figure bidimensionali semplici, da un lato, ed i criteri delle risposte corrette della sezione antitesi del TORR, dall'altro.

IL CONTRARIO DI UN PROCESSO VISUO-SPAZIALE RAPPRESENTATO. I REQUISITI DELLA CONTARIETÀ: DALLA PERCEZIONE AL RAGIONAMENTO RELAZIONALE.

CAPITANI, Elena
2020-01-01

Abstract

Esistono numerosi studi nell’ambito delle scienze cognitive che mostrano che i contrari costituiscono una relazione fondamentale nella percezione dello spazio e nella percezione motoria (ad es., Bianchi et al., 2017, 2014), nel linguaggio (ad es., Jones et al., 2012; Paradis, 2013) ed in diversi processi di ragionamento (ad es., Augustinova, 2008; Bianchi et al., 2019; Gale & Ball, 2012; Rothenberg, 2001, Dumas, 2016). Un test grafico del ragionamento relazionale (TORR) è stato sviluppato (Alexander et al., 2012) al fine di misurare la capacità di ragionare per contrari. Gli studi sulla percezione hanno mostrato che sia la produzione spontanea che il riconoscimento di una figura contraria richiedono il mantenimento della sua identità globale mentre inverte la sua direzione (ad esempio, Bianchi & Savardi, 2008). Abbiamo testato se questi criteri sono stati osservati nella produzione spontanea dei nostri partecipanti di un processo grafico opposto ad uno dato. Quaranta studenti universitari sono stati assegnati in modo casuale a due condizioni sperimentali. Nella prima, è stato chiesto loro di disegnare uno o più processi contrari (max. 3) per ciascuno dei cinque processi grafici dati e successivamente di descrivere sia quelli dati che quelli prodotti. Nell'altra condizione, i partecipanti sono stati invitati a descrivere prima il processo target e, solo poi, a disegnare i suoi contrari ed, infine, a descrivere i processi disegnati. In entrambe le condizioni, i materiali erano una selezione di cinque stimoli della sezione antitesi del TORR. I nostri risultati evidenziano relazioni tra le caratteristiche spaziali di un processo grafico contrario ad uno dato, prodotto spontaneamente da un soggetto adulto non esperto ed i criteri per la percezione della contrarietà in figure bidimensionali semplici, da un lato, ed i criteri delle risposte corrette della sezione antitesi del TORR, dall'altro.
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