La ricerca intende porre le basi di un dialogo tra Nuove Scienze Cognitive (la cosiddetta Embodied Cognition o EC) e Didattica, dialogo che, anche alla luce dell’attuale tumultuoso sviluppo delle neuroscienze, prevedibilmente assumerà sempre più un ruolo di primo piano nella ridefinizione dei confini delle Scienze dell’Educazione. Per la centralità che il linguaggio verbale riveste nelle pratiche didattiche della nostra scuola, da un punto di vista teorico ci si è concentrati su quelle ricerche condotte in ambito embodied che mettono in evidenza il radicamento del linguaggio nel corpo agente ed in particolare sulla tesi del linguaggio come azione, ovvero la tesi di fondo di una specifica teoria embodied del linguaggio, la teoria socio-corporea. Il nostro obiettivo è stato quello di focalizzare l’attenzione di ricercatori ed insegnanti sul ruolo che il corpo agente riveste anche in quei processi di insegnamento-apprendimento che, essendo mediati principalmente dal linguaggio, sembrano non implicarlo. Su questa consapevolezza è stata sviluppata la ricerca sperimentale presentata nell’ultimo capitolo. La ricerca si pone in continuità con una sperimentazione già avviata all’interno del gruppo di ricerca coordinato dal mio Tutor sul tema del coinvolgimento del corpo agente nei processi di insegnamento-apprendimento e nasce dall’idea di monitorare il consumo energetico di un docente impegnato in attività didattiche caratterizzate dall’uso prevalente della parola. Lo strumento utilizzato è l’Armband SenseWear, un multisensore che, indossato a fascia sul tricipite del braccio dominante, permette un campionamento continuo di alcune variabili fisiologiche tra cui il dispendio energetico. La raccolta e classificazione dei dati si articola in due fasi, distinte sul piano cronologico e metodologico ma parallele sul piano logico. Durante la lezione il docente indossa l’Armband SenseWear e viene videoregistrato. I dati sul suo consumo energetico vengono successivamente confrontati con le azioni del docente in quelle fasi della lezione caratterizzate dall’uso prevalente della parola. L’obiettivo della sperimentazione è quello di indagare se esiste una relazione tra queste ultime e le variazioni dei dati sul consumo energetico del suo corpo.

IL LINGUAGGIO COME AZIONE Basi di un confronto tra Bodily Cognition e Didattica

DANIELE, VALENTI
2020-01-01

Abstract

La ricerca intende porre le basi di un dialogo tra Nuove Scienze Cognitive (la cosiddetta Embodied Cognition o EC) e Didattica, dialogo che, anche alla luce dell’attuale tumultuoso sviluppo delle neuroscienze, prevedibilmente assumerà sempre più un ruolo di primo piano nella ridefinizione dei confini delle Scienze dell’Educazione. Per la centralità che il linguaggio verbale riveste nelle pratiche didattiche della nostra scuola, da un punto di vista teorico ci si è concentrati su quelle ricerche condotte in ambito embodied che mettono in evidenza il radicamento del linguaggio nel corpo agente ed in particolare sulla tesi del linguaggio come azione, ovvero la tesi di fondo di una specifica teoria embodied del linguaggio, la teoria socio-corporea. Il nostro obiettivo è stato quello di focalizzare l’attenzione di ricercatori ed insegnanti sul ruolo che il corpo agente riveste anche in quei processi di insegnamento-apprendimento che, essendo mediati principalmente dal linguaggio, sembrano non implicarlo. Su questa consapevolezza è stata sviluppata la ricerca sperimentale presentata nell’ultimo capitolo. La ricerca si pone in continuità con una sperimentazione già avviata all’interno del gruppo di ricerca coordinato dal mio Tutor sul tema del coinvolgimento del corpo agente nei processi di insegnamento-apprendimento e nasce dall’idea di monitorare il consumo energetico di un docente impegnato in attività didattiche caratterizzate dall’uso prevalente della parola. Lo strumento utilizzato è l’Armband SenseWear, un multisensore che, indossato a fascia sul tricipite del braccio dominante, permette un campionamento continuo di alcune variabili fisiologiche tra cui il dispendio energetico. La raccolta e classificazione dei dati si articola in due fasi, distinte sul piano cronologico e metodologico ma parallele sul piano logico. Durante la lezione il docente indossa l’Armband SenseWear e viene videoregistrato. I dati sul suo consumo energetico vengono successivamente confrontati con le azioni del docente in quelle fasi della lezione caratterizzate dall’uso prevalente della parola. L’obiettivo della sperimentazione è quello di indagare se esiste una relazione tra queste ultime e le variazioni dei dati sul consumo energetico del suo corpo.
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