Il seguente capitolo offrirà uno scorcio dello sviluppo della professione medica nella nostra società ed in particolare nella Croce Rossa Italiana, fo¬calizzandosi, in sintonia con l’intero volume, sull’arco temporale che si estende dai primi anni Sessanta del XIX secolo fino alle soglie della Prima Guerra Mondiale. La professione medica italiana ha cominciato a costruire il suo status sociale proprio a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, quando comin¬ciarono a nascere le prime associazioni di categoria, e quindi le prime azioni organizzate tese a delimitare i confini della professione cosiddetta scientifica dalla miriade di ciarlatani e praticanti vari. Successivamente, con la fine del secolo e soprattutto con i primi decenni del Novecento, la pro¬fessione avrebbe rinforzato la propria posizione anche nel nuovo tempio della medicina, l’ospedale, in una posizione oramai privilegiata nel contesto sanitario italiano. Contemporaneamente, la nascita e lo sviluppo della Croce Rossa avrebbe offerto alla professione un luogo nel quale mettere a disposizione la propria arte e la propria scienza in una dinamica di intreccio tra volonta¬riato e professionalità, all’interno di un contesto che, dati i suoi scopi uma¬nitari, se ben adoperato, avrebbe potuto contribuire in maniera significativa sia alla loro visibilità che al processo di professionalizzazione della catego¬ria. La storia della partecipazione dei medici nella Croce Rossa permette inoltre di evidenziare interessanti parallelismi con quanto succedeva nel si¬stema sanitario italiano nei medesimi anni. Proprio in quest’ottica, risulta interessante accennare alla teoria della professionalizzazione, usando altresì le chiavi di lettura di Abbott in merito alle tre arene da egli individuate.
L'evoluzione della professione medica dentro e fuori la Croce Rossa Italiana
Ardissone A.
2013-01-01
Abstract
Il seguente capitolo offrirà uno scorcio dello sviluppo della professione medica nella nostra società ed in particolare nella Croce Rossa Italiana, fo¬calizzandosi, in sintonia con l’intero volume, sull’arco temporale che si estende dai primi anni Sessanta del XIX secolo fino alle soglie della Prima Guerra Mondiale. La professione medica italiana ha cominciato a costruire il suo status sociale proprio a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, quando comin¬ciarono a nascere le prime associazioni di categoria, e quindi le prime azioni organizzate tese a delimitare i confini della professione cosiddetta scientifica dalla miriade di ciarlatani e praticanti vari. Successivamente, con la fine del secolo e soprattutto con i primi decenni del Novecento, la pro¬fessione avrebbe rinforzato la propria posizione anche nel nuovo tempio della medicina, l’ospedale, in una posizione oramai privilegiata nel contesto sanitario italiano. Contemporaneamente, la nascita e lo sviluppo della Croce Rossa avrebbe offerto alla professione un luogo nel quale mettere a disposizione la propria arte e la propria scienza in una dinamica di intreccio tra volonta¬riato e professionalità, all’interno di un contesto che, dati i suoi scopi uma¬nitari, se ben adoperato, avrebbe potuto contribuire in maniera significativa sia alla loro visibilità che al processo di professionalizzazione della catego¬ria. La storia della partecipazione dei medici nella Croce Rossa permette inoltre di evidenziare interessanti parallelismi con quanto succedeva nel si¬stema sanitario italiano nei medesimi anni. Proprio in quest’ottica, risulta interessante accennare alla teoria della professionalizzazione, usando altresì le chiavi di lettura di Abbott in merito alle tre arene da egli individuate.File | Dimensione | Formato | |
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