Il presente lavoro si propone di fornire una ricostruzione dell’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, introdotto dalla l. n. 67 del 2014. A tal fine, prendendo le mosse dal concetto di probation processuale e dopo aver esaminato l’archetipo previsto nel rito minorile, la trattazione si sviluppa lungo due direttrici, che rispecchiano la natura ancipite dell’istituto di recente introduzione. Benché intimamente connessi, infatti, in quest’ultimo convivono un animo marcatamente sostanziale, in quanto configurato quale causa di estinzione del reato susseguente all’applicazione di un trattamento afflittivo all’imputato, ed uno più propriamente processuale, operando alla stregua di rito alternativo premiale. Di qui il notevole interesse sistematico dell’istituto, il quale, oltre a contenere una inedita apertura agli ideali della restorative justice, ha innescato complesse questioni interpretative tutt’ora oggetto di dibattito, fra cui spicca quella della compatibilità con alcuni fondamentali principi costituzionali. Consci di ciò, una seconda parte del lavoro è dedicata all’analisi di alcuni istituti presenti nelle esperienze giuridiche tedesca e belga che mostrano tratti di affinità con la messa alla prova ex l. n. 67 del 2014, così da mettere in luce anche alcune problematiche che, pur in ordinamenti diversi, accomunano i meccanismi riconducibili al genus del probation processuale, nonché le possibili soluzioni ad esse offerte.
La messa alla prova "per adulti" : criticitaà e prospettive dopo un primo periodo applicativo
Gusmitta
2019-01-01
Abstract
Il presente lavoro si propone di fornire una ricostruzione dell’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, introdotto dalla l. n. 67 del 2014. A tal fine, prendendo le mosse dal concetto di probation processuale e dopo aver esaminato l’archetipo previsto nel rito minorile, la trattazione si sviluppa lungo due direttrici, che rispecchiano la natura ancipite dell’istituto di recente introduzione. Benché intimamente connessi, infatti, in quest’ultimo convivono un animo marcatamente sostanziale, in quanto configurato quale causa di estinzione del reato susseguente all’applicazione di un trattamento afflittivo all’imputato, ed uno più propriamente processuale, operando alla stregua di rito alternativo premiale. Di qui il notevole interesse sistematico dell’istituto, il quale, oltre a contenere una inedita apertura agli ideali della restorative justice, ha innescato complesse questioni interpretative tutt’ora oggetto di dibattito, fra cui spicca quella della compatibilità con alcuni fondamentali principi costituzionali. Consci di ciò, una seconda parte del lavoro è dedicata all’analisi di alcuni istituti presenti nelle esperienze giuridiche tedesca e belga che mostrano tratti di affinità con la messa alla prova ex l. n. 67 del 2014, così da mettere in luce anche alcune problematiche che, pur in ordinamenti diversi, accomunano i meccanismi riconducibili al genus del probation processuale, nonché le possibili soluzioni ad esse offerte.File | Dimensione | Formato | |
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