La presente ricerca, che ha come titolo “La valutazione nella professionalità docente in ambito nazionale ed internazionale”, ha preso in esame come gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un vero e proprio forcing sulla valutazione (reintroduzione del voto, sistema degli esami, rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze, prime esperienze di valutazione esterna). Non sempre queste novità sono state ben comprese dal mondo della scuola, anche per la mancanza di un serio processo di formazione in servizio che facesse crescere una cultura della valutazione, capace di dare “valore” formativo alle nuove proposte valutative. Così hanno finito con il prevalere atteggiamenti difensivi o scontate pratiche routinarie, mentre stenta a farsi strada l'idea della valutazione come “regolazione” dei processi e base indispensabile per il miglioramento, sia che parliamo di allievi, di insegnanti o di una organizzazione come la scuola. L'emanazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione del 2013 può rappresentare un'occasione importante per dare un “senso compiuto” alle tante sollecitazioni in materia di valutazione, da ricomprendere nella prospettiva integrata dell'autovalutazione, della valutazione esterna, del miglioramento, della rendicontazione sociale. E a patto che l'attuazione del Regolamento avvenga attraverso un dialogo aperto con la scuola per sciogliere i molti nodi che la nuova agenda della valutazione lascia ancora irrisolti. Le novità in materia di valutazione sono state diverse spesso veicolate da provvedimenti normativi. Ricordiamone alcuni: - la generalizzazione delle prove Invalsi (censuarie) e l’inserimento di una prova nazionale strutturata all’interno dell’esame di licenza media (Legge 176/2007); - la reintroduzione del voto in decimi nella scuola di base, il ripristino del “voto in condotta”, la certificazione delle competenze (legge 169/2008); - l’introduzione della valutazione delle pubbliche amministrazioni e delle performances individuali e organizzative (d.Lgs 150/2009, c.d. decreto Brunetta); - la riconfigurazione del sistema nazionale di valutazione (SNV), con la previsione di una valutazione “esterna” di scuole e dirigenti (Legge 10/2011 e Regolamento SNV 2013); - la valutazione del docente (comma 129, Art. 1, Legge 107/2015). Ed è proprio su quest’ultimo punto che si focalizza la ricerca. Il Disegno di Ricerca e le sue Fasi Nel corso del III anno di Dottorato di Ricerca l’attenzione è stata rivolta a realizzare l’intenzionalità progettuale attraverso l’iter scientifico. Il disegno di ricerca presenta due Fasi: I FASE: funzionale a cogliere le prospettive possibili di valutazione professionale a partire dalle posizioni espresse dagli insegnanti. A tal fine sono stati utilizzati i seguenti strumenti metodologici di seguito illustrati. - L’Intervista Semi-strutturata somministrata nel periodo ottobre 2016 – aprile 2017 ai dirigenti scolastici e ai docenti appartenenti a Scuole marchigiane del I ciclo (Infanzia e Primaria) e del II ciclo (Secondaria I grado e II grado) ad un campione di 10 Scuole. - Il Focus-group realizzato con i docenti delle scuole campionate, i cui risultati sono stati presentati ed approvati dal Comitato di Valutazione presente in ciascuna istituzione scolastica. - Le “pratictice” attivate all’interno delle scuole a seguito dell’applicazione del comma 118, Art. 1 della Legge 107/2015 che così recita: Con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono individuati gli obiettivi, le modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, le attività e i criteri per la valutazione del personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova”. Si tratta di quei percorsi organizzati dagli Uffici Scolastici Regionali indirizzati ai docenti neoassunti che devono frequentare l’anno di formazione e di prova. Il Decreto Ministeriale n.850/2015 e le successive note applicative ne illustrano i criteri e gli strumenti metodologici. II FASE: è stata dedicata alle seguenti azioni: 1. Raccolta di dati relativi agli effetti della valutazione dei docenti attuata dai dirigenti nell’anno scolastico 2016/2017. Successivamente all’assegnazione del bonus, i dirigenti delle 10 Scuole campione, nel corso del mese di settembre 2017, hanno somministrato ai docenti un Questionario strutturato da items relativi alla valutazione professionale. 2. L’ipotesi di valutazione prevista dalla ricerca parte dalla definizione delle competenze di base per un docente elencate nell’art. 27 del CCNL “disciplinari; psico-pedagogiche; metodologico-didattiche; organizzativo-relazionali; di ricerca; documentazione e valutazione”. Il contratto di fatto si ferma a queste generiche definizioni che non possiamo ascrivere ad un profilo, mentre la sperimentazione cerca di svilupparle in un questionario di autovalutazione. In ogni scuola la scelta dei docenti “meritevoli” viene affidata ad un nucleo di valutazione, composto dal dirigente scolastico e due docenti eletti dal collegio dei docenti, ed avviene attraverso: a) La conoscenza diretta dei concorrenti da parte dei valutatori; b) La documentazione prodotta dai candidati (questionari di autovalutazione e curriculum vitae); c) Il parere espresso dai genitori degli alunni (questionari); d) Il parere espresso dagli stessi alunni negli ultimi due anni di scuola (questionari). Le conclusioni riportate nella ricerca rilevano che il campione, di piccole dimensioni e chiaramente non rappresentativo, è legato a scuole favorevolmente orientate verso la valutazione. Una delle preoccupazioni ricorrenti dei docenti era rappresentata dai criteri di valutazione che i nuclei dovevano utilizzare per definire il proprio giudizio e da una certa difficoltà a comprendere il ruolo ancillare degli strumenti rispetto alla formulazione del giudizio sintetico su base reputazionale. Inoltre il questionario di autovalutazione è uno strumento importante per generare processi di riflessività negli insegnanti, ma appare troppo standardizzato e poco attento alle specificità dell’agire professionale.

La valutazione nella professionalità docente in ambito nazionale ed internazionale

Di Emidio, Alessandra
2019-01-01

Abstract

La presente ricerca, che ha come titolo “La valutazione nella professionalità docente in ambito nazionale ed internazionale”, ha preso in esame come gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un vero e proprio forcing sulla valutazione (reintroduzione del voto, sistema degli esami, rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze, prime esperienze di valutazione esterna). Non sempre queste novità sono state ben comprese dal mondo della scuola, anche per la mancanza di un serio processo di formazione in servizio che facesse crescere una cultura della valutazione, capace di dare “valore” formativo alle nuove proposte valutative. Così hanno finito con il prevalere atteggiamenti difensivi o scontate pratiche routinarie, mentre stenta a farsi strada l'idea della valutazione come “regolazione” dei processi e base indispensabile per il miglioramento, sia che parliamo di allievi, di insegnanti o di una organizzazione come la scuola. L'emanazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione del 2013 può rappresentare un'occasione importante per dare un “senso compiuto” alle tante sollecitazioni in materia di valutazione, da ricomprendere nella prospettiva integrata dell'autovalutazione, della valutazione esterna, del miglioramento, della rendicontazione sociale. E a patto che l'attuazione del Regolamento avvenga attraverso un dialogo aperto con la scuola per sciogliere i molti nodi che la nuova agenda della valutazione lascia ancora irrisolti. Le novità in materia di valutazione sono state diverse spesso veicolate da provvedimenti normativi. Ricordiamone alcuni: - la generalizzazione delle prove Invalsi (censuarie) e l’inserimento di una prova nazionale strutturata all’interno dell’esame di licenza media (Legge 176/2007); - la reintroduzione del voto in decimi nella scuola di base, il ripristino del “voto in condotta”, la certificazione delle competenze (legge 169/2008); - l’introduzione della valutazione delle pubbliche amministrazioni e delle performances individuali e organizzative (d.Lgs 150/2009, c.d. decreto Brunetta); - la riconfigurazione del sistema nazionale di valutazione (SNV), con la previsione di una valutazione “esterna” di scuole e dirigenti (Legge 10/2011 e Regolamento SNV 2013); - la valutazione del docente (comma 129, Art. 1, Legge 107/2015). Ed è proprio su quest’ultimo punto che si focalizza la ricerca. Il Disegno di Ricerca e le sue Fasi Nel corso del III anno di Dottorato di Ricerca l’attenzione è stata rivolta a realizzare l’intenzionalità progettuale attraverso l’iter scientifico. Il disegno di ricerca presenta due Fasi: I FASE: funzionale a cogliere le prospettive possibili di valutazione professionale a partire dalle posizioni espresse dagli insegnanti. A tal fine sono stati utilizzati i seguenti strumenti metodologici di seguito illustrati. - L’Intervista Semi-strutturata somministrata nel periodo ottobre 2016 – aprile 2017 ai dirigenti scolastici e ai docenti appartenenti a Scuole marchigiane del I ciclo (Infanzia e Primaria) e del II ciclo (Secondaria I grado e II grado) ad un campione di 10 Scuole. - Il Focus-group realizzato con i docenti delle scuole campionate, i cui risultati sono stati presentati ed approvati dal Comitato di Valutazione presente in ciascuna istituzione scolastica. - Le “pratictice” attivate all’interno delle scuole a seguito dell’applicazione del comma 118, Art. 1 della Legge 107/2015 che così recita: Con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono individuati gli obiettivi, le modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, le attività e i criteri per la valutazione del personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova”. Si tratta di quei percorsi organizzati dagli Uffici Scolastici Regionali indirizzati ai docenti neoassunti che devono frequentare l’anno di formazione e di prova. Il Decreto Ministeriale n.850/2015 e le successive note applicative ne illustrano i criteri e gli strumenti metodologici. II FASE: è stata dedicata alle seguenti azioni: 1. Raccolta di dati relativi agli effetti della valutazione dei docenti attuata dai dirigenti nell’anno scolastico 2016/2017. Successivamente all’assegnazione del bonus, i dirigenti delle 10 Scuole campione, nel corso del mese di settembre 2017, hanno somministrato ai docenti un Questionario strutturato da items relativi alla valutazione professionale. 2. L’ipotesi di valutazione prevista dalla ricerca parte dalla definizione delle competenze di base per un docente elencate nell’art. 27 del CCNL “disciplinari; psico-pedagogiche; metodologico-didattiche; organizzativo-relazionali; di ricerca; documentazione e valutazione”. Il contratto di fatto si ferma a queste generiche definizioni che non possiamo ascrivere ad un profilo, mentre la sperimentazione cerca di svilupparle in un questionario di autovalutazione. In ogni scuola la scelta dei docenti “meritevoli” viene affidata ad un nucleo di valutazione, composto dal dirigente scolastico e due docenti eletti dal collegio dei docenti, ed avviene attraverso: a) La conoscenza diretta dei concorrenti da parte dei valutatori; b) La documentazione prodotta dai candidati (questionari di autovalutazione e curriculum vitae); c) Il parere espresso dai genitori degli alunni (questionari); d) Il parere espresso dagli stessi alunni negli ultimi due anni di scuola (questionari). Le conclusioni riportate nella ricerca rilevano che il campione, di piccole dimensioni e chiaramente non rappresentativo, è legato a scuole favorevolmente orientate verso la valutazione. Una delle preoccupazioni ricorrenti dei docenti era rappresentata dai criteri di valutazione che i nuclei dovevano utilizzare per definire il proprio giudizio e da una certa difficoltà a comprendere il ruolo ancillare degli strumenti rispetto alla formulazione del giudizio sintetico su base reputazionale. Inoltre il questionario di autovalutazione è uno strumento importante per generare processi di riflessività negli insegnanti, ma appare troppo standardizzato e poco attento alle specificità dell’agire professionale.
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Descrizione: tesi di dottorato di Di Emidio Alessandra
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/258139
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