When we think of the audience of an Opera, we automatically think of an adult audience since topics and themes developed in Opera are very complex. Opera is world-famous, and it is one of the most articulated performative arts: it contains simultaneously different linguistic codes such as music, theater and text. Thus, it demands hard concepts such love, hate, jealousy, betrayal, but also courage, freedom and love. In this research we discuss the possibility to introduce primary school pupils to the Opera through storytelling and a ludic approach. Our goal is to engage an ever-growing number of children who look at the Opera with naturalness and familiarity. The children can play with the characters from the stories, they can research the Opera by watching pictures or a films. They can talk about the music and the plot, or draw pictures and dramatise the story through specific workshop activities. The research is based on the interest of Bruner's theory on “narrative thinking” and the Gardner's theory of multiple intelligences. As a matter on fact, narrative is defined as one of the oldest human activities, capable of facilitating the construction of meanings, and as a universal behavior that is the base for human interactions, even before having a linguistic expression. The stories at the centre of this research, Otello, Norma and Il trovatore (2016), Madama Butterfly Aida and Turandot (2017), Il Flauto magico, La Traviata and l'Elisir d'Amore (2018) have the standard structure of a fairy tail, a typical "once upon a time projecting us immediately into a parallel world, not real but likely. The research spaw from the concept bheind born the audience development's project of the Macerata Opera Festival entitled "Are-Nati: Ampliamento dei Pubblici all'Arena dello Sferisterio" that wants to produce accessible children's books and workshop to engage and motivate a new and yunger public, the future spectators of this Italian tradition. Stories are precius for the development of children and Operas can also be stories for children
Quando pensiamo al pubblico dell'opera lirica, immediatamente lo associamo a un pubblico di adulti poiché gli argomenti trattati nelle storie dell'opera sono molto complessi e le tematiche affrontate spesso delicate. L'opera lirica è famosa in tutto il mondo ed è una delle arti performative più articolate: contiene simultaneamente codici linguistici diversi come musica, teatro e testo. Affronta nelle sue trame problematiche connaturate all'esistenza dell'uomo come l'amore, l'odio, la gelosia, il tradimento, ma anche il coraggio, la libertà o il senso di giustizia. Nel nostro progetto di ricerca discuteremo la possibilità di introdurre bambini dai 5 agli 11 anni all'opera lirica attraverso lo storytelling e un approccio ludico. Il nostro obiettivo è coinvolgere un numero sempre crescente di bambini che guardino all'opera lirica con naturalezza e familiarità. I bambini possono giocare con i personaggi delle storie, discutere della musica e della trama, disegnare immagini e drammatizzare la storia attraverso attività specifiche del laboratorio. La ricerca si basa sull'interesse per la teoria del "pensiero narrativo " di Bruner in quanto la narrazione è definita dallo stesso autore come una delle più antiche attività umane, in grado di facilitare la costruzione di significati, un comportamento universale che è la base delle interazioni umane, ancor prima di avere un'espressione linguistica. Unitamente a questa, la nostra ricerca si concentra sulla teoria delle intelligenze multiple di H. Gardner proprio perché i centri di apprendimento creati di volta in volta sono pensati al fine di sostenere tutte le intelligenze del bambino facilitando lo scambio di relazioni e competenze con gli altri coetanei. Le storie dell'opera che abbiamo deciso di raccontare in questi anni sono state: Otello, Norma e Il trovatore nel 2016, Madama Butterfly, Aida e Turandot, nel 2017 e Il Flauto magico, La Traviata e l'Elisir d'Amore nel 2018. Le trame delle opere raccontate, così come tutte le storie per bambini più famose, hanno dimostrato di avere la classica struttura che presenta: un inizio, uno svolgimento e una fine, come indicato dallo studioso delle fiabe V. Propp e che iniziano sempre con la formula: "C'era una volta" proiettandoci immediatamente in un mondo parallelo, non reale ma verosimile. Questa ricerca nasce da un dottorato Eureka sviluppato in collaborazione con l'azienda Esserci Comunicazione di Macerata che dal 2012 segue la promozione della stagione lirica dello Sferisterio. Intitolato "Are-Nati: Ampliamento dei Pubblici all'Arena dello Sferisterio" questo progetto di ricerca ha l'obiettivo di produrre libri accessibili per bambini ma anche workshop e attività esplorative per coinvolgere e motivare un pubblico nuovo, di giovani e futuri spettatori di questa tradizione italiana. Le storie sono fondamentali per lo sviluppo di bambine e bambini e le trame dell'opera lirica possono trasformarsi anch' essere in storie per far sognare e crescere i più piccoli.
Are-nati: ampliamento dei pubblici all'Arena dello Sferisterio. Come avvicinare i bambini e le bambine al mondo dell'opera lirica attraverso la narrazione / D'Angelo, Sara. - CD-ROM. - (2019).
Are-nati: ampliamento dei pubblici all'Arena dello Sferisterio. Come avvicinare i bambini e le bambine al mondo dell'opera lirica attraverso la narrazione
D'Angelo Sara
2019-01-01
Abstract
When we think of the audience of an Opera, we automatically think of an adult audience since topics and themes developed in Opera are very complex. Opera is world-famous, and it is one of the most articulated performative arts: it contains simultaneously different linguistic codes such as music, theater and text. Thus, it demands hard concepts such love, hate, jealousy, betrayal, but also courage, freedom and love. In this research we discuss the possibility to introduce primary school pupils to the Opera through storytelling and a ludic approach. Our goal is to engage an ever-growing number of children who look at the Opera with naturalness and familiarity. The children can play with the characters from the stories, they can research the Opera by watching pictures or a films. They can talk about the music and the plot, or draw pictures and dramatise the story through specific workshop activities. The research is based on the interest of Bruner's theory on “narrative thinking” and the Gardner's theory of multiple intelligences. As a matter on fact, narrative is defined as one of the oldest human activities, capable of facilitating the construction of meanings, and as a universal behavior that is the base for human interactions, even before having a linguistic expression. The stories at the centre of this research, Otello, Norma and Il trovatore (2016), Madama Butterfly Aida and Turandot (2017), Il Flauto magico, La Traviata and l'Elisir d'Amore (2018) have the standard structure of a fairy tail, a typical "once upon a time projecting us immediately into a parallel world, not real but likely. The research spaw from the concept bheind born the audience development's project of the Macerata Opera Festival entitled "Are-Nati: Ampliamento dei Pubblici all'Arena dello Sferisterio" that wants to produce accessible children's books and workshop to engage and motivate a new and yunger public, the future spectators of this Italian tradition. Stories are precius for the development of children and Operas can also be stories for childrenFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi D'Angelo Sara - Are-Nati - Ampliamento dei pubblici all'arena dello Sferisterio.pdf
accesso aperto
Descrizione: tesi dottorato di D'Angelo Sara
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
9.61 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.61 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.