Dei legati. Art. 649-673

Il diritto delle successioni sta indubbiamente vivendo una fase di rinnovato interesse per gli operatori giuridici ma anche per i singoli cittadini che vogliano concretamente utilizzare gli strumenti della successione per una maggiore e più efficace pianificazione ereditaria del patrimonio, che oggi non può che riguardare anche quello posseduto e conservato online. Le norme in tema di successione, invero, devono dunque oggi conciliarsi con l’innovazione tecnologica. Ragione per la quale dottrina e giurisprudenza hanno prestato maggiore attenzione al tema che deve essere necessariamente aggiornato a quelle problematiche venutesi a creare a causa della innovazione tecnologica e che vengono comunemente riassunte sotto la sibillina espressione di «patrimonio digitale»; si pensi al cd. «legato di password», al «legato di bitcoin», al «legato di profili social». In tale contesto va rinvenuta la ragione di una maggiore considerazione dello strumento testamentario come veicolo più duttile per la realizzazione di vicende successorie relative a beni il cui catalogo sembra costantemente in espansione. Il taglio della trattazione, oltre ad essere ispirato dalla necessità di toccare tutte le problematicità connesse all’utilizzo dei legati come strumenti di attuazione del principio di autonomia testamentaria, ha richiesto una analisi analitica delle singole fattispecie al fine di rendere l’opera fruibile sia dagli accademici che dagli studiosi desiderosi di approfondire gli aspetti pratici del diritto (magistrato, avvocato e notaio, con uno sguardo particolare volto ai giovani che si accingono a studiare per la preparazione dei concorsi o degli esami di stato) il tutto con una particolare attenzione verso i contributi dottrinali e giurisprudenziali, compresi quelli apparsi nel corso del 2019 su riviste e siti on line a dimostrazione del fatto che la materia dei legati suscita interesse non essendo peraltro destinataria delle possibili modifiche al codice civile in forza del disegno di legge delega al Governo per la riforma del diritto delle successioni presentato al Senato il 19 marzo 2019.