La storia di Norcia è la storia di una città appenninica intimamente legata al terremoto. Più volte distrutta e rinata, la sua forma urbana e il suo patrimonio architettonico ne rivelano i continui adattamenti, le prove di forza, gli antidoti verso un fenomeno naturale che per il suo carattere endemico è percepito da sempre con angosciosa familiarità. Questa ricerca inizia a ricucire le maglie di una storia ancora frammentaria dell’urbanistica e dell’arte di Norcia, ripercorrendo le fasi evolutive dell’abitato dall’età romana fino all’Unità d’Italia, con particolare attenzione al Medioevo. L’indagine si snoda attraverso una lettura diacronica basata sulla cadenza dei quattro grandi terremoti che colpirono la città in questo lungo periodo. Si riconosce così all’evento sismico quasi una funzione di stimolo e rigenerazione delle forze attive nel rinnovamento del patrimonio artistico cittadino, pur avendole inizialmente abbattute. Il filo conduttore di questa storia, che altrimenti nella sua interezza avrebbe richiesto una ben più complessa articolazione, è la basilica di San Benedetto, un punto di osservazione e un caso paradigmatico del ciclico mutamento architettonico di questo territorio, oltre che emblema dell’identità cittadina, e ormai per lo più perduto. I dati forniti dalle testimonianze documentali si raffrontano con le tracce delle testimonianze materiali, dialogando con lo spazio urbano e talora con altri edifici, nell’intento specifico di seguire una prospettiva radente, in grado di far risaltare la dinamica dell’azione distruttiva e dunque ricostruttiva generata dall’evento sismico.

Norcia città sismica. La basilica di S. Benedetto paradigma di rinascite

Maria Teresa Gigliozzi
2019-01-01

Abstract

La storia di Norcia è la storia di una città appenninica intimamente legata al terremoto. Più volte distrutta e rinata, la sua forma urbana e il suo patrimonio architettonico ne rivelano i continui adattamenti, le prove di forza, gli antidoti verso un fenomeno naturale che per il suo carattere endemico è percepito da sempre con angosciosa familiarità. Questa ricerca inizia a ricucire le maglie di una storia ancora frammentaria dell’urbanistica e dell’arte di Norcia, ripercorrendo le fasi evolutive dell’abitato dall’età romana fino all’Unità d’Italia, con particolare attenzione al Medioevo. L’indagine si snoda attraverso una lettura diacronica basata sulla cadenza dei quattro grandi terremoti che colpirono la città in questo lungo periodo. Si riconosce così all’evento sismico quasi una funzione di stimolo e rigenerazione delle forze attive nel rinnovamento del patrimonio artistico cittadino, pur avendole inizialmente abbattute. Il filo conduttore di questa storia, che altrimenti nella sua interezza avrebbe richiesto una ben più complessa articolazione, è la basilica di San Benedetto, un punto di osservazione e un caso paradigmatico del ciclico mutamento architettonico di questo territorio, oltre che emblema dell’identità cittadina, e ormai per lo più perduto. I dati forniti dalle testimonianze documentali si raffrontano con le tracce delle testimonianze materiali, dialogando con lo spazio urbano e talora con altri edifici, nell’intento specifico di seguire una prospettiva radente, in grado di far risaltare la dinamica dell’azione distruttiva e dunque ricostruttiva generata dall’evento sismico.
2019
978-88-85795-23-5
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