Attraverso l’esame della biblioteca personale di Luigi Giussani, effettuato per la prima volta, sono stati messi in evidenza i molteplici legami con le pubblicazioni dell’autore edite sino ai primi anni Settanta, sia quelle di natura scientifica sia quelle rivolte al movimento di “Gioventù Studentesca”, in un rapporto che è più stretto di quanto possa apparire. La preoccupazione educativa si alimenta non a caso di temi e suggestioni che provengono da una produzione che non si può certo ridurre a una dimensione erudita, proprio perché legata agli aspetti essenziali che il messaggio del fondatore voleva trasmettere, quali il senso religioso, il significato dell’esperienza, il valore della comunità. La sua biblioteca personale si rivela uno strumento assai utile per comprendere più a fondo questo percorso, approdato nel 1964 all’insegnamento presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Vengono qui esaminati alcuni fra i nuclei più significativi di un patrimonio librario cospicuo (ricco di oltre duemila titoli) e di grande originalità, accompagnato da notazioni dell’autore e schede di lavoro. Ne emerge un quadro di notevole interesse, segnato dall’attenzione al rinnovamento teologico del dopoguerra e al confronto con il mondo protestante. Accanto a una molteplicità di testi letterari e di classici di spiritualità e storia ecclesiastica, un riferimento peculiare è alle voci della "nouvelle théologie", in un contesto che anticipa il rinnovamento conciliare, e alla riflessione sulla modernità di Romano Guardini e di Jacques Maritain. Centrale appare la consistenza di opere (fra testi di singoli autori, lavori storiografici, riviste specializzate) sul protestantesimo americano e in particolare su Reinhold Niebuhr, alla luce di un interesse maturato fin dal periodo degli studi. Si può così meglio documentare l'itinerario che avrebbe condotto Giussani ai suoi più significativi approfondimenti (fino alla monografia del 1969, Teologia protestante americana. Profilo storico), in cui si coglie l’interpretazione originale di una linea di pensiero che dalla reazione all’arminianesimo e dal “Grande Risveglio” del XVIII secolo giunge alla posizione di Niebuhr – protagonista indiscusso di una rivoluzione nel pensiero protestante americano in senso antiliberale – di matrice rigorosamente barthiana, ma aperta a ulteriori sviluppi.

Per uno studio della biblioteca e delle pubblicazioni di Luigi Giussani

Edoardo Bressan
2018-01-01

Abstract

Attraverso l’esame della biblioteca personale di Luigi Giussani, effettuato per la prima volta, sono stati messi in evidenza i molteplici legami con le pubblicazioni dell’autore edite sino ai primi anni Settanta, sia quelle di natura scientifica sia quelle rivolte al movimento di “Gioventù Studentesca”, in un rapporto che è più stretto di quanto possa apparire. La preoccupazione educativa si alimenta non a caso di temi e suggestioni che provengono da una produzione che non si può certo ridurre a una dimensione erudita, proprio perché legata agli aspetti essenziali che il messaggio del fondatore voleva trasmettere, quali il senso religioso, il significato dell’esperienza, il valore della comunità. La sua biblioteca personale si rivela uno strumento assai utile per comprendere più a fondo questo percorso, approdato nel 1964 all’insegnamento presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Vengono qui esaminati alcuni fra i nuclei più significativi di un patrimonio librario cospicuo (ricco di oltre duemila titoli) e di grande originalità, accompagnato da notazioni dell’autore e schede di lavoro. Ne emerge un quadro di notevole interesse, segnato dall’attenzione al rinnovamento teologico del dopoguerra e al confronto con il mondo protestante. Accanto a una molteplicità di testi letterari e di classici di spiritualità e storia ecclesiastica, un riferimento peculiare è alle voci della "nouvelle théologie", in un contesto che anticipa il rinnovamento conciliare, e alla riflessione sulla modernità di Romano Guardini e di Jacques Maritain. Centrale appare la consistenza di opere (fra testi di singoli autori, lavori storiografici, riviste specializzate) sul protestantesimo americano e in particolare su Reinhold Niebuhr, alla luce di un interesse maturato fin dal periodo degli studi. Si può così meglio documentare l'itinerario che avrebbe condotto Giussani ai suoi più significativi approfondimenti (fino alla monografia del 1969, Teologia protestante americana. Profilo storico), in cui si coglie l’interpretazione originale di una linea di pensiero che dalla reazione all’arminianesimo e dal “Grande Risveglio” del XVIII secolo giunge alla posizione di Niebuhr – protagonista indiscusso di una rivoluzione nel pensiero protestante americano in senso antiliberale – di matrice rigorosamente barthiana, ma aperta a ulteriori sviluppi.
2018
9788868795887
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