Il volume esplicita, in una forma organica e sintetica, la teoria delle musiche audiotattili, un modello teorico musicologico volto a definire in una prospettiva tassonomica l’insieme dei sistemi concettuali, delle pratiche, dei testi, delle esperienze, degli oggetti e dei comportamenti musicali che hanno dato vita nel corso del XX secolo alle tradizioni del jazz, del rock, della musica pop o world. La portata epistemologica della teoria delle musiche audiotattili non è però circoscritta solo a questi repertori, ma i suoi strumenti d’indagine riformulano, sotto una nuova luce, prospettive estetiche e antropologiche sia della tradizione d’arte occidentale sia delle musiche delle culture tradizionali mondiali. Proprio per rimarcare questo tratto fondativo di ordine più generale, gli studi applicativi che fanno seguito alla prima parte, teoretica, del volume sono rivolti alle pratiche creative del partimento settecentesco, all’improvvisazione musicale nella musica d’arte nei secoli XVIII e XIX, alla scoperta ed elaborazione creativa dei ritmi del samba da parte di Darius Milhaud nel secondo decennio del XX secolo, alla musica contemporanea di tradizione scritta del XXI secolo, alla discussione di concetti ed elementi della teoria musicale del jazz, in funzione delle nuove categorie basate sul principio audiotattile.

Introduzione alla teoria delle musiche audiotattili. Un paradigma per il mondo contemporaneo

Vincenzo Caporaletti
2019-01-01

Abstract

Il volume esplicita, in una forma organica e sintetica, la teoria delle musiche audiotattili, un modello teorico musicologico volto a definire in una prospettiva tassonomica l’insieme dei sistemi concettuali, delle pratiche, dei testi, delle esperienze, degli oggetti e dei comportamenti musicali che hanno dato vita nel corso del XX secolo alle tradizioni del jazz, del rock, della musica pop o world. La portata epistemologica della teoria delle musiche audiotattili non è però circoscritta solo a questi repertori, ma i suoi strumenti d’indagine riformulano, sotto una nuova luce, prospettive estetiche e antropologiche sia della tradizione d’arte occidentale sia delle musiche delle culture tradizionali mondiali. Proprio per rimarcare questo tratto fondativo di ordine più generale, gli studi applicativi che fanno seguito alla prima parte, teoretica, del volume sono rivolti alle pratiche creative del partimento settecentesco, all’improvvisazione musicale nella musica d’arte nei secoli XVIII e XIX, alla scoperta ed elaborazione creativa dei ritmi del samba da parte di Darius Milhaud nel secondo decennio del XX secolo, alla musica contemporanea di tradizione scritta del XXI secolo, alla discussione di concetti ed elementi della teoria musicale del jazz, in funzione delle nuove categorie basate sul principio audiotattile.
2019
978-88-255-2091-0
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