Il contributo muove dalla rinuncia di alcuni genitori ad avvalersi della ristorazione scolastica e della conseguente pretesa di far consumare ai figli un pasto preparato e portato da casa nello stesso orario e nei locali scolastici destinati alla refezione insieme agli alunni che fruiscono del servizio comunale. L’indagine verte sui modelli educativi che fanno da sfondo alle decisioni giurisprudenziali che si sono occupate della questione (Torino, Napoli e Genova) e sulle concezioni di interazione sociale e di socializzazione a partire dall’apprendimento di norme che tali decisioni applicano. Il superamento della logica della contrapposizione tra il diritto alla fruizione del pasto domestico – che deve comunque essere rivisitato alla luce del principio di autodeterminazione del minore alle scelte alimentari – e il diritto (di tutti gli altri) alla fruizione del pasto comunitario in condizioni di sicurezza alimentare consente di giungere a configurare il diritto alla salute come esigenza concreta di tutela della salute collettiva di tutti i componenti della comunità scolastica e di coordinamento dei loro diversi diritti.
Viva la pappa col pomodoro. Quello che le decisioni sulle scelte alimentari alternative a scuola non dicono
M. Raiteri
2018-01-01
Abstract
Il contributo muove dalla rinuncia di alcuni genitori ad avvalersi della ristorazione scolastica e della conseguente pretesa di far consumare ai figli un pasto preparato e portato da casa nello stesso orario e nei locali scolastici destinati alla refezione insieme agli alunni che fruiscono del servizio comunale. L’indagine verte sui modelli educativi che fanno da sfondo alle decisioni giurisprudenziali che si sono occupate della questione (Torino, Napoli e Genova) e sulle concezioni di interazione sociale e di socializzazione a partire dall’apprendimento di norme che tali decisioni applicano. Il superamento della logica della contrapposizione tra il diritto alla fruizione del pasto domestico – che deve comunque essere rivisitato alla luce del principio di autodeterminazione del minore alle scelte alimentari – e il diritto (di tutti gli altri) alla fruizione del pasto comunitario in condizioni di sicurezza alimentare consente di giungere a configurare il diritto alla salute come esigenza concreta di tutela della salute collettiva di tutti i componenti della comunità scolastica e di coordinamento dei loro diversi diritti.File | Dimensione | Formato | |
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