Prendendo le mosse dalla considerazione che l’essere umano è coscienza incarnata, allocata nel mondo di cui vive, si suggerisce una reinterpretazione delle condizioni – o, se si vuole, dei vincoli – di esistenza. Dell'essere umano si rilevano dipendenza e vulnerabilità, intese tuttavia non secondo una ontologia privativa e mantenute in circolo con l'istanza morale di autonomia: che viene di conseguenza reinterpretata mettendo in luce anche un’impronta di responsabilità costitutiva. Ne deriva una riformulazione delle questioni di giustizia: secondo un'antropologia concreta, immediatamente relazionale.
Prospettive di giustizia: tra riconoscimento, inclusione, fragilità
C. Danani
2018-01-01
Abstract
Prendendo le mosse dalla considerazione che l’essere umano è coscienza incarnata, allocata nel mondo di cui vive, si suggerisce una reinterpretazione delle condizioni – o, se si vuole, dei vincoli – di esistenza. Dell'essere umano si rilevano dipendenza e vulnerabilità, intese tuttavia non secondo una ontologia privativa e mantenute in circolo con l'istanza morale di autonomia: che viene di conseguenza reinterpretata mettendo in luce anche un’impronta di responsabilità costitutiva. Ne deriva una riformulazione delle questioni di giustizia: secondo un'antropologia concreta, immediatamente relazionale.File in questo prodotto:
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