Il volume analizza la dinamica del valore del Made in Italy, individuando a grandi linee i diversi fattori che, in fasi successive, hanno determinato il successo commerciale dei prodotti italiani, come la nascita del design italiano, la costituzione dei distretti industriali e l’affermazione del valore qualitativo dei prodotti a livello internazionale. Tuttavia, la delocalizzazione della produzione, la realizzazione di prodotti con componenti costruiti in diversi paesi, la costituzione di fabbriche da parte di imprenditori non italiani sul territorio nazionale e la diffusione del fenomeno della contraffazione, rischiano di modificare il positivo valore del rapporto tra marchi aziendali (o territoriali) e il “marchio” Made in Italy. Nonostante ciò è ancora notevole il valore del Made in Italy come “brand” di cui beneficiano le aziende italiane, sia quelle che operano con noti marchi propri, supportando la positiva immagine produttiva del Paese, sia quelle che vendono comunque all’estero, approfittando di tale immagine. Ai fini della competitività delle imprese e del Sistema–Paese Italia è fondamentale definire politiche di sviluppo condivise, che coinvolgano imprese, istituzioni e cittadini, finalizzate a ridurre le incertezze sugli effetti del country of origin, a tutelare il valore del Made in Italy anche dal punto di vista normativo e a valorizzare la dimensione culturale dei prodotti italiani.

Il valore del Made in Italy. Evoluzione, branding e tutela

Patrizia Silvestrelli
2018-01-01

Abstract

Il volume analizza la dinamica del valore del Made in Italy, individuando a grandi linee i diversi fattori che, in fasi successive, hanno determinato il successo commerciale dei prodotti italiani, come la nascita del design italiano, la costituzione dei distretti industriali e l’affermazione del valore qualitativo dei prodotti a livello internazionale. Tuttavia, la delocalizzazione della produzione, la realizzazione di prodotti con componenti costruiti in diversi paesi, la costituzione di fabbriche da parte di imprenditori non italiani sul territorio nazionale e la diffusione del fenomeno della contraffazione, rischiano di modificare il positivo valore del rapporto tra marchi aziendali (o territoriali) e il “marchio” Made in Italy. Nonostante ciò è ancora notevole il valore del Made in Italy come “brand” di cui beneficiano le aziende italiane, sia quelle che operano con noti marchi propri, supportando la positiva immagine produttiva del Paese, sia quelle che vendono comunque all’estero, approfittando di tale immagine. Ai fini della competitività delle imprese e del Sistema–Paese Italia è fondamentale definire politiche di sviluppo condivise, che coinvolgano imprese, istituzioni e cittadini, finalizzate a ridurre le incertezze sugli effetti del country of origin, a tutelare il valore del Made in Italy anche dal punto di vista normativo e a valorizzare la dimensione culturale dei prodotti italiani.
2018
978-88-255-1348-6
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