L'opera tratta della nascita del movimento nazionale ucraino, analizzato sia nei suoi aspetti culturali che in quelli ormai politici, nel corso della prima metà dell'Ottocento. In particolare, vi si indaga lo sviluppo della Confraternita Cirillo-Metodiana, associazione segreta fondata dal giovane storico Kostomarov. In questa, Kostomarov per primo concepisce apertamente l'elemento piccolo-russo come dotato dei caratteri propri di una nazionalità a sé stante, posta al centro di una auspicata federazione pan-slava, democratica e repubblicana, nella quale i contadini fossero liberati dalla servitù della gleba e resi consapevoli dei propri diritti mediante una diffusa opera di alfabetizzazione, a cura dello Stato. Per effetto delle proprie idee, i membri della Confraternita furono processati, ed in seguito posti al confino. Il libro indaga gli anni in cui Kostomarov fu costretto a tale misura coercitiva, sino a concentrarsi sui primi anni Sessanta, periodo in cui, reintegrato nel corpo docente dell'università di San Pietroburgo, lo storico seppe riaggregare intorno a sé il vecchio gruppo di ucrainofili - cui si erano aggiunti alcuni esponenti della nuova generazione -, i quali animarono la breve stagione della rivista "Osnova". Questa prima pagina dell'ucrainofilismo "romantico", intrisa di slavofilismo e di idealità democratiche, ebbe fine per effetto della repressione della Seconda Insurrezione Polacca (1863), in seguito alla quale derivò una maggiore chiusura da parte dello Stato nei confronti di tutte le istanze nazionali espresse da parte di tutte comunità allogene, anche qualora nutrissero dei meri sentimenti di emancipazione culturale.
Le due nazionalità della Rus'. Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull'identità ucraina
Andrea Franco
2016-01-01
Abstract
L'opera tratta della nascita del movimento nazionale ucraino, analizzato sia nei suoi aspetti culturali che in quelli ormai politici, nel corso della prima metà dell'Ottocento. In particolare, vi si indaga lo sviluppo della Confraternita Cirillo-Metodiana, associazione segreta fondata dal giovane storico Kostomarov. In questa, Kostomarov per primo concepisce apertamente l'elemento piccolo-russo come dotato dei caratteri propri di una nazionalità a sé stante, posta al centro di una auspicata federazione pan-slava, democratica e repubblicana, nella quale i contadini fossero liberati dalla servitù della gleba e resi consapevoli dei propri diritti mediante una diffusa opera di alfabetizzazione, a cura dello Stato. Per effetto delle proprie idee, i membri della Confraternita furono processati, ed in seguito posti al confino. Il libro indaga gli anni in cui Kostomarov fu costretto a tale misura coercitiva, sino a concentrarsi sui primi anni Sessanta, periodo in cui, reintegrato nel corpo docente dell'università di San Pietroburgo, lo storico seppe riaggregare intorno a sé il vecchio gruppo di ucrainofili - cui si erano aggiunti alcuni esponenti della nuova generazione -, i quali animarono la breve stagione della rivista "Osnova". Questa prima pagina dell'ucrainofilismo "romantico", intrisa di slavofilismo e di idealità democratiche, ebbe fine per effetto della repressione della Seconda Insurrezione Polacca (1863), in seguito alla quale derivò una maggiore chiusura da parte dello Stato nei confronti di tutte le istanze nazionali espresse da parte di tutte comunità allogene, anche qualora nutrissero dei meri sentimenti di emancipazione culturale.File | Dimensione | Formato | |
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