Il dossier raccoglie un sistema organico di riflessioni sul concetto di documentazione educativa e sugli strumenti che caratterizzano la pratica della documentazione al servizio dell’innovazione e della sperimentazione educativa. I contributi sono stati elaborati da docenti del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università Bologna che hanno condotto un’esperienza di formazione sul tema della documentazione rivolto a docenti e tecnici salvadoregni e finalizzato a costruire competenze di documentazione funzionali sia alla costruzione e alla gestione di un osservatorio nazionale sui temi dell’innovazione scolastica, con particolare riferimento all’inclusione sia alla costituzione di nuclei di docenti documentalisti presso le diverse articolazioni dipartimentali del Ministero dell’Educazione. I contributi riportati fotografano il tema della documentazione sotto diverse angolature e non vanno quindi pensati come una successione progressiva di riflessioni, bensì come un’offerta di punti di vista paralleli sull’argomento. Quasi tutti i contributi accompagnano la presentazione dell’argomento dal punto di vista oggettivo e facendo riferimento alla letteratura scientifica più accreditata in argomento con la proposta di esperienze e osservazioni metodologiche scaturite nell’ambito dei percorsi di formazione effettuati in El Salvador. Il primo capitolo, redatto da Luigi Guerra, introduce il tema analizzando la forte differenza esistente tra i modelli e gli strumenti della documentazione utilizzati nella scuola tradizionale e gli approcci teorici e metodologico-operativi che caratterizzano l’attività di documentazione all’interno di una scuola dell’inclusione. Il secondo capitolo, elaborato da Manuela Fabbri, approfondisce gli strumenti di rilevazione e di analisi documentale relativi a percorsi didattici di tipo formale e strutturato. Il quesito cui intende rispondere riguarda le competenze di docenti e direttori, nonché i tecnici dell’Osservatorio, che intendano documentare quella particolare tipologia di esperienze didattiche che rientra nella vasta categoria delle “unità didattiche”: di percorsi che intendono in modo programmatico perseguire obiettivi di conoscenza e di competenza previsti strutturalmente nei curriculum scolastici. Il terzo capitolo, proposto da Consuelo Mameli, a partire da un approfondimento di un approccio psicologico e pedagogico all’insegnamento centrato sugli allievi in una cornice di tipo socio-costruttivistico, analizza le differenti strategie del lavoro di gruppo nella prospettiva del cooperative learning e le variabili che stanno alla base della programmazione e della realizzazione di attività laboratoriali. Si tratta di esperienze di formazione che presentano normalmente una minore strutturazione all’interno dei percorsi scolastici e che pongono quindi particolari problemi a chi intenda documentarli rendendoli materiali utili per la loro valutazione in itinere e per la loro collocazione all’interno di archivi di documentazione. Il quarto capitolo, opera di Elena Pacetti, analizza in primo luogo le trasformazioni prodotte nei meccanismi di costruzione e fusione della cultura dall’avvento delle nuove tecnologie digitali. Viviamo in una società della conoscenza in cui i percorsi formativi del singolo individuo e quelli proposti dai servizi scolastici non possono non fare i conti con i nuovi scenari rappresentati dal web, dalle tecnologie interattive, dalla realtà virtuale. Vengono quindi presentate indicazioni metodologiche e strumenti concreti per l’uso del web come strumento di documentazione. Un’attenzione particolare viene infine dedicata ad analizzare un uso dell’immagine nei percorsi di documentazione che sappia superare i confini troppo spesso solo illustrativi e casuali all’interno dei quali si colloca normalmente l’attività di documentazione iconica all’interno della scuola. Il capitolo conclude con una riflessione propositiva sullo storytelling e sull’uso dell’immagine al suo interno. Il quinto capitolo, realizzato da Luca Ferrari, presenta inizialmente alcune esperienze di documentazione digitale realizzate in ambiente italiano ed europeo per estrarne indicazioni metodologiche proponibili in ogni contesto internazionale. Vengono poi presentate alcune esperienze di realizzazione di portali web effettuate in El Salvador all’interno di diversi corsi di formazione. Tali esperienze sono rendicontate in modo da evidenziarne quegli elementi metodologici che sono passibili di utilizzazione locale quale sia il contesto e le finalità che si assegnino alla documentazione in rete.

La documentación educativa en la escuela de la inclusión

TADDEI, ARIANNA
2016-01-01

Abstract

Il dossier raccoglie un sistema organico di riflessioni sul concetto di documentazione educativa e sugli strumenti che caratterizzano la pratica della documentazione al servizio dell’innovazione e della sperimentazione educativa. I contributi sono stati elaborati da docenti del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università Bologna che hanno condotto un’esperienza di formazione sul tema della documentazione rivolto a docenti e tecnici salvadoregni e finalizzato a costruire competenze di documentazione funzionali sia alla costruzione e alla gestione di un osservatorio nazionale sui temi dell’innovazione scolastica, con particolare riferimento all’inclusione sia alla costituzione di nuclei di docenti documentalisti presso le diverse articolazioni dipartimentali del Ministero dell’Educazione. I contributi riportati fotografano il tema della documentazione sotto diverse angolature e non vanno quindi pensati come una successione progressiva di riflessioni, bensì come un’offerta di punti di vista paralleli sull’argomento. Quasi tutti i contributi accompagnano la presentazione dell’argomento dal punto di vista oggettivo e facendo riferimento alla letteratura scientifica più accreditata in argomento con la proposta di esperienze e osservazioni metodologiche scaturite nell’ambito dei percorsi di formazione effettuati in El Salvador. Il primo capitolo, redatto da Luigi Guerra, introduce il tema analizzando la forte differenza esistente tra i modelli e gli strumenti della documentazione utilizzati nella scuola tradizionale e gli approcci teorici e metodologico-operativi che caratterizzano l’attività di documentazione all’interno di una scuola dell’inclusione. Il secondo capitolo, elaborato da Manuela Fabbri, approfondisce gli strumenti di rilevazione e di analisi documentale relativi a percorsi didattici di tipo formale e strutturato. Il quesito cui intende rispondere riguarda le competenze di docenti e direttori, nonché i tecnici dell’Osservatorio, che intendano documentare quella particolare tipologia di esperienze didattiche che rientra nella vasta categoria delle “unità didattiche”: di percorsi che intendono in modo programmatico perseguire obiettivi di conoscenza e di competenza previsti strutturalmente nei curriculum scolastici. Il terzo capitolo, proposto da Consuelo Mameli, a partire da un approfondimento di un approccio psicologico e pedagogico all’insegnamento centrato sugli allievi in una cornice di tipo socio-costruttivistico, analizza le differenti strategie del lavoro di gruppo nella prospettiva del cooperative learning e le variabili che stanno alla base della programmazione e della realizzazione di attività laboratoriali. Si tratta di esperienze di formazione che presentano normalmente una minore strutturazione all’interno dei percorsi scolastici e che pongono quindi particolari problemi a chi intenda documentarli rendendoli materiali utili per la loro valutazione in itinere e per la loro collocazione all’interno di archivi di documentazione. Il quarto capitolo, opera di Elena Pacetti, analizza in primo luogo le trasformazioni prodotte nei meccanismi di costruzione e fusione della cultura dall’avvento delle nuove tecnologie digitali. Viviamo in una società della conoscenza in cui i percorsi formativi del singolo individuo e quelli proposti dai servizi scolastici non possono non fare i conti con i nuovi scenari rappresentati dal web, dalle tecnologie interattive, dalla realtà virtuale. Vengono quindi presentate indicazioni metodologiche e strumenti concreti per l’uso del web come strumento di documentazione. Un’attenzione particolare viene infine dedicata ad analizzare un uso dell’immagine nei percorsi di documentazione che sappia superare i confini troppo spesso solo illustrativi e casuali all’interno dei quali si colloca normalmente l’attività di documentazione iconica all’interno della scuola. Il capitolo conclude con una riflessione propositiva sullo storytelling e sull’uso dell’immagine al suo interno. Il quinto capitolo, realizzato da Luca Ferrari, presenta inizialmente alcune esperienze di documentazione digitale realizzate in ambiente italiano ed europeo per estrarne indicazioni metodologiche proponibili in ogni contesto internazionale. Vengono poi presentate alcune esperienze di realizzazione di portali web effettuate in El Salvador all’interno di diversi corsi di formazione. Tali esperienze sono rendicontate in modo da evidenziarne quegli elementi metodologici che sono passibili di utilizzazione locale quale sia il contesto e le finalità che si assegnino alla documentazione in rete.
2016
978-9961-70-64-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/243409
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