“‘That’s What the / Blues Singers Say’: La meta-poetica del blues di Langston Hughes”

Nell’opera poetica di Langston Hughes la funzione centrale della musica afroamericana in tutte le sue forme – dallo spiritual e dal gospel al blues e al jazz – è aspetto fin troppo noto ed è stato studiato in modo assai approfondito da un gran numero di studiosi, che hanno concentrato però la loro attenzione prevalentemente o sull’adattamento delle forme espressive musicali nel linguaggio poetico di Hughes, oppure sulla rappresentazione di musicisti e più in generale di uomini e donne dello spettacolo nell’epoca d’oro di Harlem all’interno della sua produzione letteraria. Il saggio verte invece sulla riflessione metapoetica operata da Hughes in "The Weary Blues", che “metto in scena” sia la genesi della creazione poetico-musicale del blues sia, innescando un ulteriore metalivello, le procedure di ricezione e interpretazione del testo-dentro-al-testo che Hughes inserisce nel componimento, al fine di rappresentare le modalità di costruzione di quella “comunità interpretante” che è così fondamentale per lo sviluppo della letteratura e della cultura afroamericana, e che al tempo stesso non va intesa come limitata da confini etnici e razziali.