Nell’«Exame das tradiçoẽs phariseas» un insieme di testi classici, che Da Costa riassume nel nome di Pomponio Mela, illustra una tesi che si può esprimere radicalizzando la posizione corrente tra i libertini europei del Cinque-Seicento. Alla tesi tradizionale secondo cui la credenza nell’immortalità dell’anima, pur essendo falsa, è tuttavia utile e «ob utilitatem conficta», i libertini hanno contrapposto la tesi secondo cui tale credenza, pur essendo utile e «ob utilitatem conficta», rimane totalmente falsa. Per Da Costa, invece, come dimostra una nutrita serie di autori classici, la dottrina dell’immortalità non è soltanto un «figmentum», un «mendacium», una «superstitio» priva di qualsiasi verità. Essa è anche priva di una qualsiasi utilità politica, sociale, militare. Non possiede alcuna effettiva “verità pragmatica”. Non ha alcun valore come “oppiaceo” e lenitivo dei conflitti sociali o delle disperazioni individuali. Non rende gli uomini più civili, più virtuosi, più socievoli o più umani. Ha invece prodotto, e continuerà a produrre, sanguinarie guerre di religione, inutili apocalissi di morte, irreparabili disastri militari.

Pomponio Mela. L’immortalità dell’anima come barbarico «instrumentum regni»

PROIETTI, Omero
2017-01-01

Abstract

Nell’«Exame das tradiçoẽs phariseas» un insieme di testi classici, che Da Costa riassume nel nome di Pomponio Mela, illustra una tesi che si può esprimere radicalizzando la posizione corrente tra i libertini europei del Cinque-Seicento. Alla tesi tradizionale secondo cui la credenza nell’immortalità dell’anima, pur essendo falsa, è tuttavia utile e «ob utilitatem conficta», i libertini hanno contrapposto la tesi secondo cui tale credenza, pur essendo utile e «ob utilitatem conficta», rimane totalmente falsa. Per Da Costa, invece, come dimostra una nutrita serie di autori classici, la dottrina dell’immortalità non è soltanto un «figmentum», un «mendacium», una «superstitio» priva di qualsiasi verità. Essa è anche priva di una qualsiasi utilità politica, sociale, militare. Non possiede alcuna effettiva “verità pragmatica”. Non ha alcun valore come “oppiaceo” e lenitivo dei conflitti sociali o delle disperazioni individuali. Non rende gli uomini più civili, più virtuosi, più socievoli o più umani. Ha invece prodotto, e continuerà a produrre, sanguinarie guerre di religione, inutili apocalissi di morte, irreparabili disastri militari.
2017
9788860565389
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