Introdurre un libro espone a un duplice rischio o, forse, errore: sovrascrivere il testo che si presenta, mostrando di aver compreso l’autore meglio e più di quanto egli si sia compreso, oppure riassumere il testo. In nessuno dei due casi, tuttavia, si fa un servizio a chi incontra per la prima volta un’opera che, nella traduzione, inizia una nuova vita. Nel primo caso, infatti, il lettore non sarà introdotto all’autore ma soltanto al pensiero del curatore; nel secondo caso, essendo già stati affrontati nell’introduzione i punti salienti della questione, una lettura più rapida e selettiva del testo sarà legittimata. In entrambi i casi anche l’autore tradotto sarà tradito dal curatore che lo condurrà altrove non linguisticamente (ché questo è il compito del traduttore) ma nei suoi concetti e nelle sue intenzioni, fino a mascherarlo. È il rischio di queste brevi note introduttive, che arrivano non soltanto dopo una conoscenza ormai decennale di Emmanuel Falque ma, soprattutto, dopo seminari, testi e contributi dedicati al suo pensiero. Al duplice rischio ed errore sopra denunciato si aggiunge perciò anche la tentazione di ripetere quanto già detto. Sapere di essere esposti a questo rischio ed errore è, però, già un primo passo per sorvegliarli cedendovi (è inevitabile!) ma nel dialogo con l'opera ancora in fieri di questo autore.
L'esperienza del credere
CANULLO, Carla
2017-01-01
Abstract
Introdurre un libro espone a un duplice rischio o, forse, errore: sovrascrivere il testo che si presenta, mostrando di aver compreso l’autore meglio e più di quanto egli si sia compreso, oppure riassumere il testo. In nessuno dei due casi, tuttavia, si fa un servizio a chi incontra per la prima volta un’opera che, nella traduzione, inizia una nuova vita. Nel primo caso, infatti, il lettore non sarà introdotto all’autore ma soltanto al pensiero del curatore; nel secondo caso, essendo già stati affrontati nell’introduzione i punti salienti della questione, una lettura più rapida e selettiva del testo sarà legittimata. In entrambi i casi anche l’autore tradotto sarà tradito dal curatore che lo condurrà altrove non linguisticamente (ché questo è il compito del traduttore) ma nei suoi concetti e nelle sue intenzioni, fino a mascherarlo. È il rischio di queste brevi note introduttive, che arrivano non soltanto dopo una conoscenza ormai decennale di Emmanuel Falque ma, soprattutto, dopo seminari, testi e contributi dedicati al suo pensiero. Al duplice rischio ed errore sopra denunciato si aggiunge perciò anche la tentazione di ripetere quanto già detto. Sapere di essere esposti a questo rischio ed errore è, però, già un primo passo per sorvegliarli cedendovi (è inevitabile!) ma nel dialogo con l'opera ancora in fieri di questo autore.File | Dimensione | Formato | |
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