Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato tre decreti legislativi di attuazione della Legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Tali Decreti attuativi, i cui principi generali erano stati anticipati dalle Linee guida (2014) e dalla Legge delega (2016), realizzano l’obiettivo di ricostruire le fondamenta giuridiche dei soggetti del Terzo settore, eliminando, asimmetrie normative, disarmonie e legislazioni disorganiche che prevedono soluzioni differenti a fronte di comuni fattispecie. Le ragioni plurime di questa criticità, si fondano sull’esistenza di due competenze e due normative (quella civile e quella fiscale) che si intrecciano e non si coordinano. Sul piano strutturale, si tratta, quindi, di interventi sistematici, finalizzati a creare forme reali ed effettive di coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina tributaria, con l’obiettivo di «un riordino e armonizzazione delle diverse forme di fiscalità di vantaggio per gli enti del Terzo settore, con riferimento ai regimi sia delle imposte dirette che indirette».
Riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale. Legge delega e Decreti attuativi: profili tributari, in in Riv. Il Tributario, Milano, Giuffrè (ISSN 2465-2512)
RIVETTI, GIUSEPPE
2017-01-01
Abstract
Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato tre decreti legislativi di attuazione della Legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Tali Decreti attuativi, i cui principi generali erano stati anticipati dalle Linee guida (2014) e dalla Legge delega (2016), realizzano l’obiettivo di ricostruire le fondamenta giuridiche dei soggetti del Terzo settore, eliminando, asimmetrie normative, disarmonie e legislazioni disorganiche che prevedono soluzioni differenti a fronte di comuni fattispecie. Le ragioni plurime di questa criticità, si fondano sull’esistenza di due competenze e due normative (quella civile e quella fiscale) che si intrecciano e non si coordinano. Sul piano strutturale, si tratta, quindi, di interventi sistematici, finalizzati a creare forme reali ed effettive di coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina tributaria, con l’obiettivo di «un riordino e armonizzazione delle diverse forme di fiscalità di vantaggio per gli enti del Terzo settore, con riferimento ai regimi sia delle imposte dirette che indirette».File | Dimensione | Formato | |
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