Il punto di partenza del contributo è il De natura deorum ciceroniano, di cui si studia la presenza in diversi scritti dell’Africano, raccolti per rubriche tematiche. La prima è quella della realtà della carne di Cristo (Carn 5, 8-9 ; 23, 2 ; Marc 3, 8, 2), che il Cartaginese difende come reale nella sua costituzione materiale e nelle sue funzioni (egli si avvale a questo scopo dei testi di DND 1, 92 ; 1, 48-49). In altri passaggi il nostro autore polemizza contro diverse dottrine, di origine platonica o gnostica, sostenendo la veridicità della percezione sensoriale (Marc 4, 8, 2-3 ; ma soprattutto An 17) : in questo caso l’antecedente è il testo aristotelico, che veicola le dottrine dei presocratici (De An. 3, 3, 427 a). Si giunge quindi al tema del libero arbitrio, che Tertulliano afferma a più riprese contro Marcione (1, 22, 8 ; 2, 6, 1) : il modello è ciceroniano (DND 3, 76-78), ma dell’argomento si studia anche la ricezione, dal De Genesi ad litteram di Agostino fino a Scoto Eriugena e Girolamo Balbi. Le argomentazioni sul libero arbitrio (Cast 2, 6 ; 3, 4) tornano anche nel testo agostiniano del De libero arbitrio.
Osservazioni su alcuni aspetti di carattere filosofico e giuridico nel De carne Christi, nell'Adversus Marcionem e nel De exhortatione castitatis di Tertulliano
MICAELLI, Claudio;
2017-01-01
Abstract
Il punto di partenza del contributo è il De natura deorum ciceroniano, di cui si studia la presenza in diversi scritti dell’Africano, raccolti per rubriche tematiche. La prima è quella della realtà della carne di Cristo (Carn 5, 8-9 ; 23, 2 ; Marc 3, 8, 2), che il Cartaginese difende come reale nella sua costituzione materiale e nelle sue funzioni (egli si avvale a questo scopo dei testi di DND 1, 92 ; 1, 48-49). In altri passaggi il nostro autore polemizza contro diverse dottrine, di origine platonica o gnostica, sostenendo la veridicità della percezione sensoriale (Marc 4, 8, 2-3 ; ma soprattutto An 17) : in questo caso l’antecedente è il testo aristotelico, che veicola le dottrine dei presocratici (De An. 3, 3, 427 a). Si giunge quindi al tema del libero arbitrio, che Tertulliano afferma a più riprese contro Marcione (1, 22, 8 ; 2, 6, 1) : il modello è ciceroniano (DND 3, 76-78), ma dell’argomento si studia anche la ricezione, dal De Genesi ad litteram di Agostino fino a Scoto Eriugena e Girolamo Balbi. Le argomentazioni sul libero arbitrio (Cast 2, 6 ; 3, 4) tornano anche nel testo agostiniano del De libero arbitrio.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Contributo specifico su aspetti del pensiero filosofico e giuridico di tertulliano
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