La ricerca si colloca all’interno della riflessione della comunità scientifica sulla disabilità in età adulta e sulla progettazione e implementazione di percorsi personalizzati, volti all’inclusione e al benessere complessivo. Il presente lavoro di tesi ricostruisce il costrutto della Qualità della Vita (QdV) e passa in rassegna le metodologie di valutazione atte ad rilevare la QdV di persone con disabilità; espone le criticità pedagogiche che oggi connotano la disabilità adulta; presenta le soluzioni di vita indipendente pensate dall’innovazione tecnologica per le persone con disabilità fisica (Ambient Assisted Living, domotica e tecnologie assistive). Il progetto di ricerca, realizzato nella Struttura residenziale della Comunità di Capodarco di Fermo, indaga da un lato, la percezione della QdV dei giovani adulti con disabilità fisica, mediante lo strumento Scala San Martin (INICO, 2014) e una domanda a risposta aperta (accogliendo il principio della triangolazione) e dall’altro, l’ambiente di vita (in riferimento agli elementi strutturali e tecnologici) dei giovani adulti accolti nella Struttura, mediante lo strumento Guida all’osservazione. La metodologia di ricerca è di natura qualitativa e attiene allo studio di caso, in quanto cerca di analizzare in profondità la QdV delle persone coinvolte nello studio. Dai Profili della QdV emersi dalla ricerca si ricavano indicazioni su come ripensare le pratiche educative nella Struttura residenziale, nell’ottica della personalizzazione dei Progetti di Vita dei giovani adulti. Inoltre, si tracciano le linee per la ri-progettazione strutturale degli ambienti di vita e per l’introduzione di tecnologie assistive, in direzione di una crescente autonomia delle persone con disabilità fisica residenti nella Struttura residenziale presa in esame. Alla luce dei risultati, appare fondamentale lavorare per il benessere emotivo, lo sviluppo personale e l’inclusione sociale; favorire l’inserimento di tecnologie assistive che mirino all’autodeterminazione; pensare alla creazione di ambienti di vita assistiti che incrementino l’indipendenza degli adulti con disabilità fisica.

Leggere la Qualità della Vita dell’adulto con disabilità fisica: dall’osservazione dell’ambiente di vita alla rilevazione delle percezioni. Nella Struttura residenziale della Comunità di Capodarco di Fermo.

CARBONARI, MICHELA
2017-01-01

Abstract

La ricerca si colloca all’interno della riflessione della comunità scientifica sulla disabilità in età adulta e sulla progettazione e implementazione di percorsi personalizzati, volti all’inclusione e al benessere complessivo. Il presente lavoro di tesi ricostruisce il costrutto della Qualità della Vita (QdV) e passa in rassegna le metodologie di valutazione atte ad rilevare la QdV di persone con disabilità; espone le criticità pedagogiche che oggi connotano la disabilità adulta; presenta le soluzioni di vita indipendente pensate dall’innovazione tecnologica per le persone con disabilità fisica (Ambient Assisted Living, domotica e tecnologie assistive). Il progetto di ricerca, realizzato nella Struttura residenziale della Comunità di Capodarco di Fermo, indaga da un lato, la percezione della QdV dei giovani adulti con disabilità fisica, mediante lo strumento Scala San Martin (INICO, 2014) e una domanda a risposta aperta (accogliendo il principio della triangolazione) e dall’altro, l’ambiente di vita (in riferimento agli elementi strutturali e tecnologici) dei giovani adulti accolti nella Struttura, mediante lo strumento Guida all’osservazione. La metodologia di ricerca è di natura qualitativa e attiene allo studio di caso, in quanto cerca di analizzare in profondità la QdV delle persone coinvolte nello studio. Dai Profili della QdV emersi dalla ricerca si ricavano indicazioni su come ripensare le pratiche educative nella Struttura residenziale, nell’ottica della personalizzazione dei Progetti di Vita dei giovani adulti. Inoltre, si tracciano le linee per la ri-progettazione strutturale degli ambienti di vita e per l’introduzione di tecnologie assistive, in direzione di una crescente autonomia delle persone con disabilità fisica residenti nella Struttura residenziale presa in esame. Alla luce dei risultati, appare fondamentale lavorare per il benessere emotivo, lo sviluppo personale e l’inclusione sociale; favorire l’inserimento di tecnologie assistive che mirino all’autodeterminazione; pensare alla creazione di ambienti di vita assistiti che incrementino l’indipendenza degli adulti con disabilità fisica.
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