La Corte Suprema di Giustizia di Palermo, dalla sua istituzione, avvenuta con la Legge Organica del 1819, sino alla sua trasformazione in Corte di Cassazione dopo l’Unità, fu per la Sicilia un organo del tutto nuovo rispetto alla tradizione giuridica isolana. Competente solo per il giudizio di legittimità, e con poteri in tutto identici alla Corte Suprema di Giustizia di Napoli, avente giurisdizione sulla parte continentale del regno delle Due Sicilie, ha operato lungo tutta la parabola borbonica riuscendo a vincere le iniziali ritrosie manifestate da avvocati e magistrati che, abituati per secoli ad operare nella frammentarietà del diritto comune, temevano di perdere potere e prestigio all’indomani della promulgazione del Codice per lo Regno delle Due Sicilie e dell’istituzione di una Corte Regolatrice. La Tesi esamina le diverse fasi della Corte Suprema durante tutto l’Ottocento borbonico, attraverso la voce dei suoi protagonisti. Il Supremo Tribunale, organo di vertice della magistratura isolana, posto a garanzia della corretta interpretazione del Codice, aveva tra i suoi compiti anche quello di monitorare l’attività dei tribunali inferiori e di censurare la condotta dei singoli magistrati, potere dal forte significato politico nel delicato passaggio dal vecchio al nuovo diritto codificato. Questo studio, anche attraverso l’analisi diretta della giurisprudenza del supremo organo di legittimità (con specifico riferimento all’istituto dell’enfiteusi), si inserisce in un “vuoto” storiografico e mette in luce la complessità della transizione, tra continuità e cesure, dando volto e parola a magistrati e avvocati che, nelle alterne e sanguinose vicende che hanno interessato il regno, si sono resi protagonisti di momenti cruciali per la storia della Sicilia. Organigramma, funzionamento e attività della Corte sono i principali campi di ricerca del presente lavoro che si intrecciano con l’esame delle ricadute giuridiche, politiche, sociali ed economiche avute in Sicilia con l’avvento della Codificazione.

The Supreme Court of Justice of Palermo, from its establishment through the Organic Law of 1819 up until its transformation into Court of Cassation after the unification of Italy, was an entirely new authority in the legal tradition of Sicily. The Court exclusively dealt with matters of legitimacy and had identical powers to the Supreme Court of Justice of Naples, boasting jurisdiction over the continental area of the Kingdom of the Two Sicilies. It operated throughout the whole Bourbon Era and eventually won over the initially recalcitrant lawyers and magistrates who, having grown accustomed to centuries of practice within the fragmented framework of Common Law, dreaded a loss of power and prestige in the wake of the promulgation of a Code for the Kingdom of the Two Sicilies and of the foundation of a Regulatory Court. This dissertation will look at the different evolutionary stages of the Supreme Court throughout the 19th Century, having particular regard to the accounts of those involved in the process. The Supreme Tribunal, top judicial authority of the island, was tasked with ensuring the correct interpretation of the Code, monitoring the activity of lower tribunals and overseeing the conduct of the individual magistrates. Amidst the transition between the old system and the new, codified version of the law, such a power had a strong political significance. This study, which includes an analysis of the case-law relating to the supreme authority on legitimacy (with specific reference to the institution of emphyteusis), aims to fill a historiographic “void” and to shed light on the complexity of this transition – as well as the similarities and differences between the two systems – by identifying and voicing the opinions of those magistrates and lawyers who, throughout the numerous, bloody events that occurred within the Kingdom, played major roles at some crucial times in the history of Sicily. The structure, functioning and activities of the Court are the main fields of study of this essay, and their analysis entwines with that of the judicial, political, social and economic repercussions of the codification process on Sicily.

«NELL’INTERESSE DELLA LEGGE». LA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA DI PALERMO (1819 - 1861) / Tuzza, Roger. - ELETTRONICO. - (2017).

«NELL’INTERESSE DELLA LEGGE». LA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA DI PALERMO (1819 - 1861)

TUZZA, ROGER
2017-01-01

Abstract

The Supreme Court of Justice of Palermo, from its establishment through the Organic Law of 1819 up until its transformation into Court of Cassation after the unification of Italy, was an entirely new authority in the legal tradition of Sicily. The Court exclusively dealt with matters of legitimacy and had identical powers to the Supreme Court of Justice of Naples, boasting jurisdiction over the continental area of the Kingdom of the Two Sicilies. It operated throughout the whole Bourbon Era and eventually won over the initially recalcitrant lawyers and magistrates who, having grown accustomed to centuries of practice within the fragmented framework of Common Law, dreaded a loss of power and prestige in the wake of the promulgation of a Code for the Kingdom of the Two Sicilies and of the foundation of a Regulatory Court. This dissertation will look at the different evolutionary stages of the Supreme Court throughout the 19th Century, having particular regard to the accounts of those involved in the process. The Supreme Tribunal, top judicial authority of the island, was tasked with ensuring the correct interpretation of the Code, monitoring the activity of lower tribunals and overseeing the conduct of the individual magistrates. Amidst the transition between the old system and the new, codified version of the law, such a power had a strong political significance. This study, which includes an analysis of the case-law relating to the supreme authority on legitimacy (with specific reference to the institution of emphyteusis), aims to fill a historiographic “void” and to shed light on the complexity of this transition – as well as the similarities and differences between the two systems – by identifying and voicing the opinions of those magistrates and lawyers who, throughout the numerous, bloody events that occurred within the Kingdom, played major roles at some crucial times in the history of Sicily. The structure, functioning and activities of the Court are the main fields of study of this essay, and their analysis entwines with that of the judicial, political, social and economic repercussions of the codification process on Sicily.
2017
28
SG
La Corte Suprema di Giustizia di Palermo, dalla sua istituzione, avvenuta con la Legge Organica del 1819, sino alla sua trasformazione in Corte di Cassazione dopo l’Unità, fu per la Sicilia un organo del tutto nuovo rispetto alla tradizione giuridica isolana. Competente solo per il giudizio di legittimità, e con poteri in tutto identici alla Corte Suprema di Giustizia di Napoli, avente giurisdizione sulla parte continentale del regno delle Due Sicilie, ha operato lungo tutta la parabola borbonica riuscendo a vincere le iniziali ritrosie manifestate da avvocati e magistrati che, abituati per secoli ad operare nella frammentarietà del diritto comune, temevano di perdere potere e prestigio all’indomani della promulgazione del Codice per lo Regno delle Due Sicilie e dell’istituzione di una Corte Regolatrice. La Tesi esamina le diverse fasi della Corte Suprema durante tutto l’Ottocento borbonico, attraverso la voce dei suoi protagonisti. Il Supremo Tribunale, organo di vertice della magistratura isolana, posto a garanzia della corretta interpretazione del Codice, aveva tra i suoi compiti anche quello di monitorare l’attività dei tribunali inferiori e di censurare la condotta dei singoli magistrati, potere dal forte significato politico nel delicato passaggio dal vecchio al nuovo diritto codificato. Questo studio, anche attraverso l’analisi diretta della giurisprudenza del supremo organo di legittimità (con specifico riferimento all’istituto dell’enfiteusi), si inserisce in un “vuoto” storiografico e mette in luce la complessità della transizione, tra continuità e cesure, dando volto e parola a magistrati e avvocati che, nelle alterne e sanguinose vicende che hanno interessato il regno, si sono resi protagonisti di momenti cruciali per la storia della Sicilia. Organigramma, funzionamento e attività della Corte sono i principali campi di ricerca del presente lavoro che si intrecciano con l’esame delle ricadute giuridiche, politiche, sociali ed economiche avute in Sicilia con l’avvento della Codificazione.
Cassazione, Regno delle Due Sicilie, Giurisprudenza, Cassation, Kingdom of Two Sicilies, Case law
Prof. Massimo Meccarelli / Prof. Giacomo Pace Gravina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/238463
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