Il presente studio vuole descrivere come la logica della pratica e la logica della teoria interagiscano per arrivare a definire la logica della rappresentazione. L’opportunità per descrivere questa relazione, viene dalla pratica dello storytelling. Lo storytelling in quanto tale non è, quindi, il focus di questo lavoro, ma ne rappresenta una cornice, una sorta di contestualizzazione. Questo lavoro mira piuttosto ad illustrare come le rappresentazioni narrative siano costruite nella pratica. Empiricamente, questo elaborato è il frutto di tre anni di lavoro e di osservazione all’interno di un contesto organizzativo. Perciò, esso vuole prima fornire una riflessione e un’analisi della particolare condizione all’interno del sito studiato, che è definita facendo riferimento al concetto di liminalità (Czarniawska e Mazza, 2013). In effetti, questa condizione ha determinato e influenzato la conduzione e l’oggetto finale di questo lavoro di ricerca e non può, pertanto, non essere presa in considerazione nella descrizione dei fenomeni osservati. Questo elaborato prende in considerazione le rappresentazioni narrative dell’organizzazione studiata e ne descrive il processo di costruzione. In questo modo, vuole pervenire alla costruzione di una teoria locale valida per il contesto specifico (Czarniawska, 2001). In particolare, questo lavoro vuole dunque essere uno studio praxiografico (Mol, 2002): partendo dai prodotti del lavoro in impresa e, attraverso un’analisi fondata sull’osservazione, l’auto-osservazione e l’osservazione retrospettiva, ricostruisce i processi organizzativi che sono stati necessari alla loro realizzazione prima, e alla loro diffusione poi. Avendo svolto tali attività di comunicazione partecipando al lavoro in due contesti estremamente diversi appartenenti alla stessa organizzazione, l’ufficio comunicazione e quello di ricerca per l’innovazione, in questo lavoro sono contemplati e messi a confronto diversi tipi di rappresentazioni e diversi processi di costruzione delle narrazioni. Questo elaborato presenta quattro delle narrazioni sviluppate nei due diversi contesti e ne ricostruisce i processi di costruzione e di diffusione. La scelta è ricaduta sulle rappresentazioni narrative che potessero essere più significative, sia da un punto di vista dei temi descritti e rappresentati, sia per l’importanza rivestita dalle stesse all’interno del contesto organizzativo di riferimento. L’elaborato procede poi tracciando un modello che sintetizzi e includa gli step attraverso cui si perviene alla costruzione di una rappresentazione narrativa nel sito di studio. Si tratta quindi di un modello e dunque di una generalizzazione, ma che ha valenza locale, perché appunto relativo al mio "sito". Da questo modello, in seconda istanza, emergono dei temi e delle riflessioni di portata più ampia, che acquistano valore alla luce del confronto con la letteratura e le pratiche osservate.

La costruzione dello storytelling. La logica della pratica dietro alla logica della rappresentazione nella comunicazione organizzativa.

BARTOLACCI, CHIARA
2017-01-01

Abstract

Il presente studio vuole descrivere come la logica della pratica e la logica della teoria interagiscano per arrivare a definire la logica della rappresentazione. L’opportunità per descrivere questa relazione, viene dalla pratica dello storytelling. Lo storytelling in quanto tale non è, quindi, il focus di questo lavoro, ma ne rappresenta una cornice, una sorta di contestualizzazione. Questo lavoro mira piuttosto ad illustrare come le rappresentazioni narrative siano costruite nella pratica. Empiricamente, questo elaborato è il frutto di tre anni di lavoro e di osservazione all’interno di un contesto organizzativo. Perciò, esso vuole prima fornire una riflessione e un’analisi della particolare condizione all’interno del sito studiato, che è definita facendo riferimento al concetto di liminalità (Czarniawska e Mazza, 2013). In effetti, questa condizione ha determinato e influenzato la conduzione e l’oggetto finale di questo lavoro di ricerca e non può, pertanto, non essere presa in considerazione nella descrizione dei fenomeni osservati. Questo elaborato prende in considerazione le rappresentazioni narrative dell’organizzazione studiata e ne descrive il processo di costruzione. In questo modo, vuole pervenire alla costruzione di una teoria locale valida per il contesto specifico (Czarniawska, 2001). In particolare, questo lavoro vuole dunque essere uno studio praxiografico (Mol, 2002): partendo dai prodotti del lavoro in impresa e, attraverso un’analisi fondata sull’osservazione, l’auto-osservazione e l’osservazione retrospettiva, ricostruisce i processi organizzativi che sono stati necessari alla loro realizzazione prima, e alla loro diffusione poi. Avendo svolto tali attività di comunicazione partecipando al lavoro in due contesti estremamente diversi appartenenti alla stessa organizzazione, l’ufficio comunicazione e quello di ricerca per l’innovazione, in questo lavoro sono contemplati e messi a confronto diversi tipi di rappresentazioni e diversi processi di costruzione delle narrazioni. Questo elaborato presenta quattro delle narrazioni sviluppate nei due diversi contesti e ne ricostruisce i processi di costruzione e di diffusione. La scelta è ricaduta sulle rappresentazioni narrative che potessero essere più significative, sia da un punto di vista dei temi descritti e rappresentati, sia per l’importanza rivestita dalle stesse all’interno del contesto organizzativo di riferimento. L’elaborato procede poi tracciando un modello che sintetizzi e includa gli step attraverso cui si perviene alla costruzione di una rappresentazione narrativa nel sito di studio. Si tratta quindi di un modello e dunque di una generalizzazione, ma che ha valenza locale, perché appunto relativo al mio "sito". Da questo modello, in seconda istanza, emergono dei temi e delle riflessioni di portata più ampia, che acquistano valore alla luce del confronto con la letteratura e le pratiche osservate.
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