Il progetto di ricerca nasce nell’ambito del progetto Eureka che prevede una formazione combinata fra l’Università di Macerata e l’azienda La Firma tessuti di Castelfidardo. L’obiettivo principale è lo studio di una strategia comunicativa efficace per permettere ad una piccolissima azienda di tessuti italiana di internazionalizzarsi nei mercati esteri, in particolare quello russo e cinese. Il lavoro, dal titolo Il settore dei tessuti tra made in Italy e mercato globale, uno studio sociologico per l’internazionalizzazione, si sviluppa in quattro capitoli: due di stampo economico e i restanti a carattere sociologico. La tesi fornisce, da prima, un quadro preciso sullo stato dell’economia italiana focalizzato sulle piccole (da 10 a 50 addetti totali) e, soprattutto, micro imprese italiane (meno di 10 addetti) produttrici del Made in Italy. Ne emerge che, per la sopravvivenza economica di queste ultime, l’attività internazionalizzazione è vitale, in particolar modo se rivolta verso i mercati emergenti. Facendo riferimento al comparto tessile si è concentrata l’attenzione, quindi, sui fenomeni dell’Offshoring e del Backshoring. Lo studio prosegue sull’analisi del comparto tessile/abbigliamento manifatturiero con un focus sulla produzione di tessuti. Scendendo nello specifico, si verifica, attraverso l’utilizzo di ricerche statistiche compiute nel corso degli anni, la percezione che il mercato russo e quello cinese hanno del Made in Italy, sia in generale che nel settore moda. La parte economica si chiude con un passaggio sulle sfide della modernità che stanno rivoluzionando il mercato tessile. Ne merge che la nuova frontiera è rappresentata da una maggiore attenzione verso la green economy attraverso l’uso di processi produttivi ecosotenibili (ad esempio la riscoperta dei filati naturali). Conclusa la premessa economica sono presentati due studi sociologici compiuti sui clienti russi e sui clienti cinesi che hanno frequentato l’azienda La Firma tessuti nell’arco di un triennio (2014-2016). Si tratta di una ricerca etnosociologica condotta attraverso l’osservazione diretta di tre imprenditrici russe e di un questionario a risposta aperta sottoposto a un gruppo di clienti cinesi. Con questo approccio è stato possibile spiegare l’atteggiamento in fase d’acquisto nei confronti dei prodotti tessili 100% Made in Italy. I due profili, economico e sociologico, hanno rappresentato la base per la costruzione di una strategia di comunicazione nei paesi target efficace per una micro impresa italiana intenzionata ad aumentare il proprio volume d’affari verso l’estero. Attraverso le due analisi, infatti, si è cercato di individuare i principali tratti distintivi riguardo la percezione del Made in Italy in ambito tessile/abbigliamento. Dei veri e propri punti di forza che potessero essere sfruttati per la penetrazione commerciale in questi Paesi. In conclusione, s’illustra come l’analisi sia stata sfruttata in concreto per stabilire la migliore strategia di presentazione dei prodotti de La Firma tessuti di Castelfidardo all’interno del mercato del nord Europa e quello dei paesi orientali.

Il settore dei tessuti, tra made in Italy e mercato globale, uno studio sociologico per l’internazionalizzazione.

CIVARDI, ALESSANDRO
2017-01-01

Abstract

Il progetto di ricerca nasce nell’ambito del progetto Eureka che prevede una formazione combinata fra l’Università di Macerata e l’azienda La Firma tessuti di Castelfidardo. L’obiettivo principale è lo studio di una strategia comunicativa efficace per permettere ad una piccolissima azienda di tessuti italiana di internazionalizzarsi nei mercati esteri, in particolare quello russo e cinese. Il lavoro, dal titolo Il settore dei tessuti tra made in Italy e mercato globale, uno studio sociologico per l’internazionalizzazione, si sviluppa in quattro capitoli: due di stampo economico e i restanti a carattere sociologico. La tesi fornisce, da prima, un quadro preciso sullo stato dell’economia italiana focalizzato sulle piccole (da 10 a 50 addetti totali) e, soprattutto, micro imprese italiane (meno di 10 addetti) produttrici del Made in Italy. Ne emerge che, per la sopravvivenza economica di queste ultime, l’attività internazionalizzazione è vitale, in particolar modo se rivolta verso i mercati emergenti. Facendo riferimento al comparto tessile si è concentrata l’attenzione, quindi, sui fenomeni dell’Offshoring e del Backshoring. Lo studio prosegue sull’analisi del comparto tessile/abbigliamento manifatturiero con un focus sulla produzione di tessuti. Scendendo nello specifico, si verifica, attraverso l’utilizzo di ricerche statistiche compiute nel corso degli anni, la percezione che il mercato russo e quello cinese hanno del Made in Italy, sia in generale che nel settore moda. La parte economica si chiude con un passaggio sulle sfide della modernità che stanno rivoluzionando il mercato tessile. Ne merge che la nuova frontiera è rappresentata da una maggiore attenzione verso la green economy attraverso l’uso di processi produttivi ecosotenibili (ad esempio la riscoperta dei filati naturali). Conclusa la premessa economica sono presentati due studi sociologici compiuti sui clienti russi e sui clienti cinesi che hanno frequentato l’azienda La Firma tessuti nell’arco di un triennio (2014-2016). Si tratta di una ricerca etnosociologica condotta attraverso l’osservazione diretta di tre imprenditrici russe e di un questionario a risposta aperta sottoposto a un gruppo di clienti cinesi. Con questo approccio è stato possibile spiegare l’atteggiamento in fase d’acquisto nei confronti dei prodotti tessili 100% Made in Italy. I due profili, economico e sociologico, hanno rappresentato la base per la costruzione di una strategia di comunicazione nei paesi target efficace per una micro impresa italiana intenzionata ad aumentare il proprio volume d’affari verso l’estero. Attraverso le due analisi, infatti, si è cercato di individuare i principali tratti distintivi riguardo la percezione del Made in Italy in ambito tessile/abbigliamento. Dei veri e propri punti di forza che potessero essere sfruttati per la penetrazione commerciale in questi Paesi. In conclusione, s’illustra come l’analisi sia stata sfruttata in concreto per stabilire la migliore strategia di presentazione dei prodotti de La Firma tessuti di Castelfidardo all’interno del mercato del nord Europa e quello dei paesi orientali.
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