Il contributo vuole offrire un'interpretazione diversa dell'omogeneità che sembra caratterizzare la Cina negli scritti dei missionari e, in particolare, nelle pagine ricciane. Queste si presentano allo studioso come straordinaria fonte di scoperta riguardo le cognizioni e le percezioni che un viaggiatore europeo poteva avere del Celeste Impero nel XVI secolo, tuttavia sembrano non dare testimonianza del caleidoscopio di culture che pure era la Cina dei Ming. Ogni traccia di descrizione di multiculturalismo e di differenziazione etnica in tali documenti appare riferita ai territori "de' Saraceni", sia lungo la Via della Seta, sia lungo la rotta marittima.Attraverso l'analisi della tradizione cinese, il lavoro offre una spiegazione al perché Matteo Ricci abbia testimoniato solo della Cina degli Han, solo di una cultura che non aveva alcun interesse a mostrare al visitatore straniero i propri microcosmi, troppo lontani dal mondo confuciano per non essere considerati "barbari".
La Cina non vista da Matteo Ricci
TURINI, CRISTIANA
2011-01-01
Abstract
Il contributo vuole offrire un'interpretazione diversa dell'omogeneità che sembra caratterizzare la Cina negli scritti dei missionari e, in particolare, nelle pagine ricciane. Queste si presentano allo studioso come straordinaria fonte di scoperta riguardo le cognizioni e le percezioni che un viaggiatore europeo poteva avere del Celeste Impero nel XVI secolo, tuttavia sembrano non dare testimonianza del caleidoscopio di culture che pure era la Cina dei Ming. Ogni traccia di descrizione di multiculturalismo e di differenziazione etnica in tali documenti appare riferita ai territori "de' Saraceni", sia lungo la Via della Seta, sia lungo la rotta marittima.Attraverso l'analisi della tradizione cinese, il lavoro offre una spiegazione al perché Matteo Ricci abbia testimoniato solo della Cina degli Han, solo di una cultura che non aveva alcun interesse a mostrare al visitatore straniero i propri microcosmi, troppo lontani dal mondo confuciano per non essere considerati "barbari".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.