L'articolo è costituito dall'esame del poemetto in altisonanti esametri virgiliani, che il Governatori, un abate montegiorgese di età napoleonica, ha dedicato ad un soggetto sacro, che sia per i motivi trenodici in esso presenti sia per i richiami frequenti ad aspetti dell'iconografia tradizionale si configura come la trasposizione latina di una materia ampiamente trattata nella poesia religiosa del Duecento italiano, che aveva in Iacopone da Todi il suo più insigne rappresentante.

Il carmen esametrico Beatissimae Virginis Lacrymae ad Crucem di D. Gaspare Governatori

FLAMMINI, Giuseppe
2016-01-01

Abstract

L'articolo è costituito dall'esame del poemetto in altisonanti esametri virgiliani, che il Governatori, un abate montegiorgese di età napoleonica, ha dedicato ad un soggetto sacro, che sia per i motivi trenodici in esso presenti sia per i richiami frequenti ad aspetti dell'iconografia tradizionale si configura come la trasposizione latina di una materia ampiamente trattata nella poesia religiosa del Duecento italiano, che aveva in Iacopone da Todi il suo più insigne rappresentante.
2016
978-88-8303-759-7
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Flammini_Carme-esametrico-Beatissimae_2016.pdf

solo utenti autorizzati

Licenza: DRM non definito
Dimensione 488.38 kB
Formato Adobe PDF
488.38 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/234180
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact