La ricerca ha come oggetto di studio il rapporto tra individuo e società e, in particolare, l’esplorazione dei mutamenti intervenienti nelle forme di interazione e nelle dinamiche di sociazione. L’obiettivo è cogliere le trasformazioni della sfera collettiva considerandone la capacità auto-rigenerativa nell’attuale contesto di “de-istituzionalizzazione” e di “de-socializzazione”, in cui il legame sociale sempre meno è assicurato dall’inserimento dell’individuo in identità collettive delimitate e predefinite e sempre più si genera nella relazione interpersonale e intersoggettiva. Il focus è puntato sulle giovani generazioni, quale categoria sociale implicitamente portatrice di orientamenti valoriali, stili di vita e pratiche ancora non istituzionalizzate ma largamente diffuse nelle società presenti. A partire dall’ipotesi di fondo che la socialità ristretta non sia per i giovani un approdo ma un punto di partenza per lo sviluppo di una più ampia socialità di tipo reticolare, la rilevazione empirica indaga le dinamiche di sociazione esperite dai giovani (dai 18 ai 35 anni - coerentemente con lo “stiramento” della giovinezza). Le tre città considerate (Genova, Catania e Macerata) permettono di indagare tali dinamiche in contesti urbani differenziati, per dimensioni, per collocazione geografica, contesto socio-economico, tessuto civico. La ricerca ricostruisce la dimensione meso e morfogenetica, relazionale e comunicativa del sistema delle interazioni nel loro divenire, esplorando le connessioni tra le strutture delle reti amicali - nella dimensione face-to-face e nella dimensione online - i significati ad esse attribuiti e le forme della partecipazione civica, politica ed economica giovanile. Superando la tendenza predominante all’iper-specializzazione, si ricostruiscono i tratti comuni che, trasversalmente ai diversi ambiti di azione - e alla luce del processo di de-differenziazione che ne rende porosi i confini - ridefiniscono la relazione tra individuo e società. Ciò, a partire dal convincimento che dietro la retorica del disinteresse, del “nichilismo” e dell’ipertrofia del privato dei giovani si intravedano pratiche di reinvenzione del sociale, potenzialmente in grado di innovare la natura della sfera collettiva. La metodologia adottata prevede la triangolazione di strumenti quali-quantitativi, integrando le seguenti tecniche: survey, interviste semi-direttive, focus groups, network analysis nelle forme delle interazioni online, indagine sociologica. Sul piano generale della conoscenza scientifica, il progetto propone uno sforzo di “risintonizzazione” tra teorie sul mutamento e ricerca empirica, fornendo un contributo innovativo alla teoria sociologica sulle trasformazioni della sfera collettiva e suggerisce - attraverso l’esplorazione delle forme di sociazione dei giovani - nuove traiettorie del suo carattere generativo.

I giovani, la sfera collettiva e la reinvenzione del sociale. Verso nuove legature?

D'AMBROSI, LUCIA
2016-01-01

Abstract

La ricerca ha come oggetto di studio il rapporto tra individuo e società e, in particolare, l’esplorazione dei mutamenti intervenienti nelle forme di interazione e nelle dinamiche di sociazione. L’obiettivo è cogliere le trasformazioni della sfera collettiva considerandone la capacità auto-rigenerativa nell’attuale contesto di “de-istituzionalizzazione” e di “de-socializzazione”, in cui il legame sociale sempre meno è assicurato dall’inserimento dell’individuo in identità collettive delimitate e predefinite e sempre più si genera nella relazione interpersonale e intersoggettiva. Il focus è puntato sulle giovani generazioni, quale categoria sociale implicitamente portatrice di orientamenti valoriali, stili di vita e pratiche ancora non istituzionalizzate ma largamente diffuse nelle società presenti. A partire dall’ipotesi di fondo che la socialità ristretta non sia per i giovani un approdo ma un punto di partenza per lo sviluppo di una più ampia socialità di tipo reticolare, la rilevazione empirica indaga le dinamiche di sociazione esperite dai giovani (dai 18 ai 35 anni - coerentemente con lo “stiramento” della giovinezza). Le tre città considerate (Genova, Catania e Macerata) permettono di indagare tali dinamiche in contesti urbani differenziati, per dimensioni, per collocazione geografica, contesto socio-economico, tessuto civico. La ricerca ricostruisce la dimensione meso e morfogenetica, relazionale e comunicativa del sistema delle interazioni nel loro divenire, esplorando le connessioni tra le strutture delle reti amicali - nella dimensione face-to-face e nella dimensione online - i significati ad esse attribuiti e le forme della partecipazione civica, politica ed economica giovanile. Superando la tendenza predominante all’iper-specializzazione, si ricostruiscono i tratti comuni che, trasversalmente ai diversi ambiti di azione - e alla luce del processo di de-differenziazione che ne rende porosi i confini - ridefiniscono la relazione tra individuo e società. Ciò, a partire dal convincimento che dietro la retorica del disinteresse, del “nichilismo” e dell’ipertrofia del privato dei giovani si intravedano pratiche di reinvenzione del sociale, potenzialmente in grado di innovare la natura della sfera collettiva. La metodologia adottata prevede la triangolazione di strumenti quali-quantitativi, integrando le seguenti tecniche: survey, interviste semi-direttive, focus groups, network analysis nelle forme delle interazioni online, indagine sociologica. Sul piano generale della conoscenza scientifica, il progetto propone uno sforzo di “risintonizzazione” tra teorie sul mutamento e ricerca empirica, fornendo un contributo innovativo alla teoria sociologica sulle trasformazioni della sfera collettiva e suggerisce - attraverso l’esplorazione delle forme di sociazione dei giovani - nuove traiettorie del suo carattere generativo.
2016
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