Questo lavoro si colloca all’interno di un lavoro collettaneo che presenta alcune ricerche sul tema della sostenibilità e sul ruolo che questa riveste – e può rivestire – nello sviluppo dei territori, sia per ciò che concerne l’attività delle imprese pubbliche e private, sia per quanto riguarda il benessere sociale e la tutela dell’ambiente Il contributo è finalizzato a presentare alcune riflessioni sugli effetti che un evento può generare nel territorio ospitante e verificare se l’evento possa essere definito «sostenibile», cioè in grado di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Come oggetto di analisi, viene presentato il caso dell’Expo Milano 2015, che rappresenta un evento particolarmente significativo non solo per la dimensione internazionale e la capacità di attrazione, ma anche per gli obiettivi e le proposte di sviluppo sostenibile che intende promuovere. Le esposizioni universali hanno infatti la capacità di far convergere comunità, operatori internazionali, imprese e cittadini verso un tema di interesse ampiamente condiviso. Questa edizione dell’Expo si propone di sensibilizzare sulla sostenibilità nel e del comparto agroalimentare, in primis come opportunità per tutte le popolazioni del mondo di avere cibo a sufficienza. In generale, l’organizzazione di eventi ad elevato potenziale turistico e culturale comporta un impegno notevole per il territorio ospitante, le istituzioni, le imprese e i cittadini. La difficoltà risiede innanzitutto nel fatto che l’organo di governo principale deve raccogliere le istanze degli altri stakeholder che, in modo diretto o indiretto, partecipano alla manifestazione. Per questa ragione, è importante che vi sia un governo strategico partecipato del territorio, all’interno del quale possano essere valorizzate le iniziative dei singoli operatori, integrate le diverse attività e creati i presupposti per realizzare un evento che sia eterogeneo nel suo interno ma omogeneo nel messaggio finale all’utente. Il successo di queste iniziative dipende quindi dalla capacità delle organizzazioni coinvolte di «fare sistema» per pianificare ed implementare non soltanto le attività finalizzate alla realizzazione dell’evento, ma anche quelle volte a verificare e misurare gli effetti che l’evento genera sul territorio. L’analisi dell’impatto dell’Expo Milano 2015 viene realizzata sulla base del modello proposto dal World Tourism Organization (UNWTO) per la valutazione della sostenibilità nello sviluppo delle destinazioni turistiche, valutando quindi la dimensione economica, sociale e ambientale dell’evento. In particolare in questo contributo vengono presentate alcune riflessioni su 1) la scelta della città di Milano come sede dell’evento; 2) alcuni aspetti relativi all’impatto dell’Expo sul territorio e sul turismo; 3) la partecipazione delle multinazionali del settore alimentare; 4) l’impatto occupazionale. Fermo restando il valore dell’evento Expo Milano 2015 e l’obiettivo nobile ai cui questo si ispira, sembrano emergere alcune discrepanze tra le intenzioni degli operatori economici, le modalità con cui l’iniziativa viene promossa e gli effetti che questa genera nel territorio ospitante. Nell’ottica della sostenibilità, è necessario infatti verificare se, soprattutto in una prospettiva di medio e lungo periodo, l’Expo sarà in grado di creare valore sostenibile per la città di Milano e l’Italia tutta, non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista sociale e ambientale.
L'impatto degli eventi sul territorio: quale sostenibilità? Qualche riflessione sull'Expo Milano 2015
SILVESTRELLI, PATRIZIA
2015-01-01
Abstract
Questo lavoro si colloca all’interno di un lavoro collettaneo che presenta alcune ricerche sul tema della sostenibilità e sul ruolo che questa riveste – e può rivestire – nello sviluppo dei territori, sia per ciò che concerne l’attività delle imprese pubbliche e private, sia per quanto riguarda il benessere sociale e la tutela dell’ambiente Il contributo è finalizzato a presentare alcune riflessioni sugli effetti che un evento può generare nel territorio ospitante e verificare se l’evento possa essere definito «sostenibile», cioè in grado di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Come oggetto di analisi, viene presentato il caso dell’Expo Milano 2015, che rappresenta un evento particolarmente significativo non solo per la dimensione internazionale e la capacità di attrazione, ma anche per gli obiettivi e le proposte di sviluppo sostenibile che intende promuovere. Le esposizioni universali hanno infatti la capacità di far convergere comunità, operatori internazionali, imprese e cittadini verso un tema di interesse ampiamente condiviso. Questa edizione dell’Expo si propone di sensibilizzare sulla sostenibilità nel e del comparto agroalimentare, in primis come opportunità per tutte le popolazioni del mondo di avere cibo a sufficienza. In generale, l’organizzazione di eventi ad elevato potenziale turistico e culturale comporta un impegno notevole per il territorio ospitante, le istituzioni, le imprese e i cittadini. La difficoltà risiede innanzitutto nel fatto che l’organo di governo principale deve raccogliere le istanze degli altri stakeholder che, in modo diretto o indiretto, partecipano alla manifestazione. Per questa ragione, è importante che vi sia un governo strategico partecipato del territorio, all’interno del quale possano essere valorizzate le iniziative dei singoli operatori, integrate le diverse attività e creati i presupposti per realizzare un evento che sia eterogeneo nel suo interno ma omogeneo nel messaggio finale all’utente. Il successo di queste iniziative dipende quindi dalla capacità delle organizzazioni coinvolte di «fare sistema» per pianificare ed implementare non soltanto le attività finalizzate alla realizzazione dell’evento, ma anche quelle volte a verificare e misurare gli effetti che l’evento genera sul territorio. L’analisi dell’impatto dell’Expo Milano 2015 viene realizzata sulla base del modello proposto dal World Tourism Organization (UNWTO) per la valutazione della sostenibilità nello sviluppo delle destinazioni turistiche, valutando quindi la dimensione economica, sociale e ambientale dell’evento. In particolare in questo contributo vengono presentate alcune riflessioni su 1) la scelta della città di Milano come sede dell’evento; 2) alcuni aspetti relativi all’impatto dell’Expo sul territorio e sul turismo; 3) la partecipazione delle multinazionali del settore alimentare; 4) l’impatto occupazionale. Fermo restando il valore dell’evento Expo Milano 2015 e l’obiettivo nobile ai cui questo si ispira, sembrano emergere alcune discrepanze tra le intenzioni degli operatori economici, le modalità con cui l’iniziativa viene promossa e gli effetti che questa genera nel territorio ospitante. Nell’ottica della sostenibilità, è necessario infatti verificare se, soprattutto in una prospettiva di medio e lungo periodo, l’Expo sarà in grado di creare valore sostenibile per la città di Milano e l’Italia tutta, non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista sociale e ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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