Queste brevi note intendono segnalare il rinvenimento di un grande nucleo in opus caementicium, finora ignoto alla letteratura scientifica, visibile tra fitta vegetazione nei pressi dell'antichissima chiesa dell'Annunziata a Montecosaro Scalo (MC), lungo la strada della bassa valle del Chienti e a poche decine di metri dalla sponda destra del fiume. L'area in antico era compresa presumibilmente nell'ager di Cluana, municipium a partire dalla metà del I sec. a.C. circa, localizzato sulla costa adriatica presso l'attuale Porto Civitanova. La struttura, non in situ e disgregata anche in altri tre piccoli nuclei cementizi sparsi nell'area circostante, è di forma parallelepipeda, a base quadrangolare e con il lato dell'attuale misura di cm. 190 ed un'altezza massima conservata di cm. 64. I dati raccolti potrebbero far supporre un monumento funerario di tipo architettonico su base quadrangolare, con un ipotetico corpo circolare sovrimposto, come farebbe ipotizzare l'andamento curvilineo degli altri resti ad esso riferiti. Lo schema 'a tamburo' su base quadrangolare, così delineato, corrisponderebbe ad una tipologia ben documentata nel Piceno tra la fine del I sec. a.C. e il primo Impero; in questo arco cronologico si pensa possa inquadrarsi anche il nostro monumento.
Note su un recente rinvenimento nei pressi della chiesa dell'Annunziata di Montecosaro
STORTONI, EMANUELA
2015-01-01
Abstract
Queste brevi note intendono segnalare il rinvenimento di un grande nucleo in opus caementicium, finora ignoto alla letteratura scientifica, visibile tra fitta vegetazione nei pressi dell'antichissima chiesa dell'Annunziata a Montecosaro Scalo (MC), lungo la strada della bassa valle del Chienti e a poche decine di metri dalla sponda destra del fiume. L'area in antico era compresa presumibilmente nell'ager di Cluana, municipium a partire dalla metà del I sec. a.C. circa, localizzato sulla costa adriatica presso l'attuale Porto Civitanova. La struttura, non in situ e disgregata anche in altri tre piccoli nuclei cementizi sparsi nell'area circostante, è di forma parallelepipeda, a base quadrangolare e con il lato dell'attuale misura di cm. 190 ed un'altezza massima conservata di cm. 64. I dati raccolti potrebbero far supporre un monumento funerario di tipo architettonico su base quadrangolare, con un ipotetico corpo circolare sovrimposto, come farebbe ipotizzare l'andamento curvilineo degli altri resti ad esso riferiti. Lo schema 'a tamburo' su base quadrangolare, così delineato, corrisponderebbe ad una tipologia ben documentata nel Piceno tra la fine del I sec. a.C. e il primo Impero; in questo arco cronologico si pensa possa inquadrarsi anche il nostro monumento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.