Per venire a capo dell’emergenza educativa che affligge ormai anche gli studi universitari, non basta mantenersi sul livello pedagogico, antropologico o etico. È stata, infatti, la sempre maggiore trascuratezza dell’opera filosofica, che esplicita orizzonti di senso interale, a distogliere progressivamente, a partire dalla Modernità, l’attenzione dei componenti degli stessi organismi universitari dalla cura di quel principio d’essere sintetico che, riconducendo verso l’ "unum" tutto ciò che nell’ambiente dell’università si vive, si ricerca, si apprende, si insegna, ne assicura la vitalità e la persistenza proprio in quanto "uni-versitas". Ancora una volta dobbiamo, cioè, preoccuparci di impostare una ricerca di tipo metafisico, che punti, nelle parole di A.-T. Tymieniecka, «to create a harmonizing, universal vision of life, human aims and human destiny, and to assure individual access to it through education».Tuttavia, annuncia la Tymieniecka, pur nella generale dismissione filosofica, è germinata, dalla fenomenologia husserliana, la fenomenologia della vita e della condizione umana creativa, un «vigorous trend of thought», che è nuovo, ma che è in grado di sostenere la grande missione filosofica, di raccogliere, «in a single breath», la diffusa ramificazione dell’ evoluzione continua della vita e di ristabilire rapporti adeguati tra la vita naturale, la sfera psico-vitale dell’ esistenza, la condivisione-della-vita e la cultura, nella loro irriducibile interconnessione. Insomma, Anna-Teresa Tymieniecka ritiene di aver trovato nell’ «ontopoietic model of life», che ha elaborato praticando la fenomenologia della vita, «an axis of orientation that combines what is otherwise lightheartedly disjoined and stretches through the entire span of human existence from the cosmos to the Divine».
L'università e la sfida educativa nella prospettiva della fenomenologia della vita
VERDUCCI, Daniela
2015-01-01
Abstract
Per venire a capo dell’emergenza educativa che affligge ormai anche gli studi universitari, non basta mantenersi sul livello pedagogico, antropologico o etico. È stata, infatti, la sempre maggiore trascuratezza dell’opera filosofica, che esplicita orizzonti di senso interale, a distogliere progressivamente, a partire dalla Modernità, l’attenzione dei componenti degli stessi organismi universitari dalla cura di quel principio d’essere sintetico che, riconducendo verso l’ "unum" tutto ciò che nell’ambiente dell’università si vive, si ricerca, si apprende, si insegna, ne assicura la vitalità e la persistenza proprio in quanto "uni-versitas". Ancora una volta dobbiamo, cioè, preoccuparci di impostare una ricerca di tipo metafisico, che punti, nelle parole di A.-T. Tymieniecka, «to create a harmonizing, universal vision of life, human aims and human destiny, and to assure individual access to it through education».Tuttavia, annuncia la Tymieniecka, pur nella generale dismissione filosofica, è germinata, dalla fenomenologia husserliana, la fenomenologia della vita e della condizione umana creativa, un «vigorous trend of thought», che è nuovo, ma che è in grado di sostenere la grande missione filosofica, di raccogliere, «in a single breath», la diffusa ramificazione dell’ evoluzione continua della vita e di ristabilire rapporti adeguati tra la vita naturale, la sfera psico-vitale dell’ esistenza, la condivisione-della-vita e la cultura, nella loro irriducibile interconnessione. Insomma, Anna-Teresa Tymieniecka ritiene di aver trovato nell’ «ontopoietic model of life», che ha elaborato praticando la fenomenologia della vita, «an axis of orientation that combines what is otherwise lightheartedly disjoined and stretches through the entire span of human existence from the cosmos to the Divine».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.