Il contributo costituisce un tentativo di delineare una tipologia e le funzioni del discorso indiretto nell’italiano antico, avendo presente come corpus di riferimento la banca dati dell’OVI, che comprende testi che vanno dalle Origini alla fine del Quattrocento. L’analisi intendie mostrare il ruolo del DI all’interno dei vari tipi di discorso riportato, il quale consiste nella riproduzione di discorsi o parti di discorsi appartenenti a una situazione enunciativa diversa rispetto all’enunciazione in corso. La tipologia proposta supera la distinzione di base tra discorso diretto e discorso indiretto, accanto ai quali si considerano altri tipi sui quali si è soffermata l’attenzione di studiosi di stilistica e di narratologia: Il discorso indiretto libero, indagato la prima volta da Bally (1912), il discorso diretto libero e il narrativizzato, entrambi individuati da Genette (1972).
Per una tipologia del discorso indiretto in italiano antico
FRENGUELLI, GIANLUCA;
2013-01-01
Abstract
Il contributo costituisce un tentativo di delineare una tipologia e le funzioni del discorso indiretto nell’italiano antico, avendo presente come corpus di riferimento la banca dati dell’OVI, che comprende testi che vanno dalle Origini alla fine del Quattrocento. L’analisi intendie mostrare il ruolo del DI all’interno dei vari tipi di discorso riportato, il quale consiste nella riproduzione di discorsi o parti di discorsi appartenenti a una situazione enunciativa diversa rispetto all’enunciazione in corso. La tipologia proposta supera la distinzione di base tra discorso diretto e discorso indiretto, accanto ai quali si considerano altri tipi sui quali si è soffermata l’attenzione di studiosi di stilistica e di narratologia: Il discorso indiretto libero, indagato la prima volta da Bally (1912), il discorso diretto libero e il narrativizzato, entrambi individuati da Genette (1972).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.