Da alcuni anni a questa parte nella riflessione storico-educativa internazionale si è aperto un dibattito sull'utilizzo delle fonti filmiche come strumento d'indagine dell'immaginario individuale e collettivo sulla scuola. Il cinema indubbiamente, nel corso della sua ormai lunga e ricca storia, ha tratto ispirazione da alcuni degli stereotipi (positivi e negativi) su tale istituzione, come più diffusi nel senso comune, contribuendo al loro radicamento nella memoria scolastica di ciascuno di noi. Le fonti filmiche, in questa direzione, possono permettere di approfondire alcuni aspetti della cosiddetta "storia della cultura scolastica"; ma qual è il loro effettivo potenziale euristico? Il presente saggio si propone di rispondere a questa domanda perseguendo due strade, l'una di carattere prettamente storiografico e l'altra di natura, potremmo dire, precipuamente sperimentale. Dopo aver fornito una precisa definizione di memoria scolastica, infatti, si prendono qui in esame le principali posizioni espresse nel panorama internazionale circa l'uso delle fonti filmiche nella ricerca storico-educativa. Segue l'analisi di un caso di studio esemplificativo tratto dal cinema italiano del primo Novecento, attraverso il quale sono analizzati i modelli e gli stereotipi che attengono alla figura dell'insegnante, al fine di determinare - da un lato - la loro conformità o meno ai modelli di professionalità docente elaborati dalla coeva "pedagogia ufficiale" e - dall'altro - la loro incidenza sulla "memoria educativa", intesa sia come forma individuale di riflessione sulla propria esperienza educativa e quindi di ricostruzione identitaria (memoria educativa individuale), sia come pratica collettiva di rievocazione di un comune "passato educativo" (memoria educativa collettiva).
La figura dell'insegnante nel cinema italiano e straniero: modelli e stereotipi a confronto
GIROTTI, LUCA;MEDA, JURI;PATRIZI, ELISABETTA
2014-01-01
Abstract
Da alcuni anni a questa parte nella riflessione storico-educativa internazionale si è aperto un dibattito sull'utilizzo delle fonti filmiche come strumento d'indagine dell'immaginario individuale e collettivo sulla scuola. Il cinema indubbiamente, nel corso della sua ormai lunga e ricca storia, ha tratto ispirazione da alcuni degli stereotipi (positivi e negativi) su tale istituzione, come più diffusi nel senso comune, contribuendo al loro radicamento nella memoria scolastica di ciascuno di noi. Le fonti filmiche, in questa direzione, possono permettere di approfondire alcuni aspetti della cosiddetta "storia della cultura scolastica"; ma qual è il loro effettivo potenziale euristico? Il presente saggio si propone di rispondere a questa domanda perseguendo due strade, l'una di carattere prettamente storiografico e l'altra di natura, potremmo dire, precipuamente sperimentale. Dopo aver fornito una precisa definizione di memoria scolastica, infatti, si prendono qui in esame le principali posizioni espresse nel panorama internazionale circa l'uso delle fonti filmiche nella ricerca storico-educativa. Segue l'analisi di un caso di studio esemplificativo tratto dal cinema italiano del primo Novecento, attraverso il quale sono analizzati i modelli e gli stereotipi che attengono alla figura dell'insegnante, al fine di determinare - da un lato - la loro conformità o meno ai modelli di professionalità docente elaborati dalla coeva "pedagogia ufficiale" e - dall'altro - la loro incidenza sulla "memoria educativa", intesa sia come forma individuale di riflessione sulla propria esperienza educativa e quindi di ricostruzione identitaria (memoria educativa individuale), sia come pratica collettiva di rievocazione di un comune "passato educativo" (memoria educativa collettiva).File | Dimensione | Formato | |
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