La presente indagine si inserisce all’interno di un ampio dibattito letterario, filosofico e culturale che verte sulla possibilità di definire l’attuale congiuntura storica del tardo-capitalismo globale secondo il paradigma del “ritorno realtà”, o New Realism, ad indicare l’uscita defintiva dalla liquidità postmoderna e l’abbandono di una forma debole di pensiero. Il rinnovato interesse e la fortuna editoriale ottenuti da opere caratterizzate da una commistione consapevole di fiction e non fiction hanno indotto numerosi esponenti della critica letteraria italiana a interpretare queste soluzioni come un rinnovato impegno della letteratura alla prova del Reale Questo progetto di ricerca ricorre pertanto alla critica lacaniana allo scopo di problematizzare la questione del Reale, illustrando come l’apparente ritorno al “realismo” costituisca, di fatto, una fuga dall’essenza “impossibile” del Reale lacaniano. Attraverso la teoria materialistico-dialettica formulata dal filosofo sloveno Slavoj Žižek, quest’inchiesta mira a definire le caratteristiche di una forma di scrittura in grado di recuperare il contatto con questa dimensione paradossale. I caratteri e le specifiche di questa letteratura “dell’estremo” sono stati individuati attraverso un’analisi comparatistica dell’opera di due autori ritenuti, sotto questo profilo, paradigmatici: lo scrittore statunitense William T. Vollmann e l’autore di Gomorra, Roberto Saviano, che in un’intervista rilasciata nel 2006 ha definito l’autore americano come uno dei “numi tutelari” del suo romanzo. La “visionarietà” di questi scrittori forza i limiti della realtà documentale e testimoniale che caratterizza le loro opere e affonda in quel crogiolo di proiezioni fantasmatiche e spettrali che sono parte del nostro vissuto, allo scopo di attraversarle, tramite il taglio del Reale lacaniano. La loro scrittura impone pertanto una riflessione e una critica ideologica dell’attuale sistema storico-culturale la cui “passione per il Reale” della testimonianza traumatica non si discosta dalla “passione per il sembiante” postmoderna, generando traumi senza traumi. La letteratura documentale rischia pertanto di replicare la stessa cinica negazione del Reale, piuttosto che ripristinarne il contatto. Attraverso la logica della parallasse che caratterizza le opere di Vollmann e Saviano, l’illusione prospettica che regge questa opposizione può essere interpretata come il risultato di un profondo mutamento dell’economia libidinale che sorregge l’ideologia tardo-capitalistica, sotto il segno della “perversione” psicoanalitica. Nel raggiungere i territori dell’estremo, le “zone proibite” del degrado, della desolazione, della criminalità efferata, questi due autori di fatto attraversano la fantasia fondamentale del capitalismo globale, che, di fatto, costituisce il cronotopo delle loro opere e il cui confronto è sempre traumatico. Questi autori-protagonisti non si configurano pertanto come testimoni oculari ma rappresentano una soggettività negativa, una macchia anamorfica che deforma il tessuto stesso del testo, un elemento eccessivo che rompe la continuità del disconoscimento su cui si regge la nostra perversa economia libidinale. Questa ricerca individua pertanto una precisa strategia di lettura e di analisi dei prodotti letterari attraverso la concezione lacaniana del Reale e delinea specifiche strategie compositive capaci di illuminare un approccio alla letteratura che si traduca in una forma di “impegno” etico, volto a infrangere la maschera feticistica che anestetizza la capacità critica dei testi letterari e replica le stesse dinamiche dell’odierno capitalismo globale.

Il perverso ritorno del reale. William T. Vollmann e Roberto Saviano

COSTA, Gabriele
2014-01-01

Abstract

La presente indagine si inserisce all’interno di un ampio dibattito letterario, filosofico e culturale che verte sulla possibilità di definire l’attuale congiuntura storica del tardo-capitalismo globale secondo il paradigma del “ritorno realtà”, o New Realism, ad indicare l’uscita defintiva dalla liquidità postmoderna e l’abbandono di una forma debole di pensiero. Il rinnovato interesse e la fortuna editoriale ottenuti da opere caratterizzate da una commistione consapevole di fiction e non fiction hanno indotto numerosi esponenti della critica letteraria italiana a interpretare queste soluzioni come un rinnovato impegno della letteratura alla prova del Reale Questo progetto di ricerca ricorre pertanto alla critica lacaniana allo scopo di problematizzare la questione del Reale, illustrando come l’apparente ritorno al “realismo” costituisca, di fatto, una fuga dall’essenza “impossibile” del Reale lacaniano. Attraverso la teoria materialistico-dialettica formulata dal filosofo sloveno Slavoj Žižek, quest’inchiesta mira a definire le caratteristiche di una forma di scrittura in grado di recuperare il contatto con questa dimensione paradossale. I caratteri e le specifiche di questa letteratura “dell’estremo” sono stati individuati attraverso un’analisi comparatistica dell’opera di due autori ritenuti, sotto questo profilo, paradigmatici: lo scrittore statunitense William T. Vollmann e l’autore di Gomorra, Roberto Saviano, che in un’intervista rilasciata nel 2006 ha definito l’autore americano come uno dei “numi tutelari” del suo romanzo. La “visionarietà” di questi scrittori forza i limiti della realtà documentale e testimoniale che caratterizza le loro opere e affonda in quel crogiolo di proiezioni fantasmatiche e spettrali che sono parte del nostro vissuto, allo scopo di attraversarle, tramite il taglio del Reale lacaniano. La loro scrittura impone pertanto una riflessione e una critica ideologica dell’attuale sistema storico-culturale la cui “passione per il Reale” della testimonianza traumatica non si discosta dalla “passione per il sembiante” postmoderna, generando traumi senza traumi. La letteratura documentale rischia pertanto di replicare la stessa cinica negazione del Reale, piuttosto che ripristinarne il contatto. Attraverso la logica della parallasse che caratterizza le opere di Vollmann e Saviano, l’illusione prospettica che regge questa opposizione può essere interpretata come il risultato di un profondo mutamento dell’economia libidinale che sorregge l’ideologia tardo-capitalistica, sotto il segno della “perversione” psicoanalitica. Nel raggiungere i territori dell’estremo, le “zone proibite” del degrado, della desolazione, della criminalità efferata, questi due autori di fatto attraversano la fantasia fondamentale del capitalismo globale, che, di fatto, costituisce il cronotopo delle loro opere e il cui confronto è sempre traumatico. Questi autori-protagonisti non si configurano pertanto come testimoni oculari ma rappresentano una soggettività negativa, una macchia anamorfica che deforma il tessuto stesso del testo, un elemento eccessivo che rompe la continuità del disconoscimento su cui si regge la nostra perversa economia libidinale. Questa ricerca individua pertanto una precisa strategia di lettura e di analisi dei prodotti letterari attraverso la concezione lacaniana del Reale e delinea specifiche strategie compositive capaci di illuminare un approccio alla letteratura che si traduca in una forma di “impegno” etico, volto a infrangere la maschera feticistica che anestetizza la capacità critica dei testi letterari e replica le stesse dinamiche dell’odierno capitalismo globale.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ritorno perverso del Reale_Vollmann_e_Saviano.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato (es. Copertina, Indice, Materiale supplementare, Abstract, Brevetti Spin-off, Start-up etc.)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.72 MB
Formato Adobe PDF
1.72 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/192677
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact