Il testo affronta, grazie ad un'ampia messe di fonti, il tema della formazione dell'infanzia nella Russia sovietica. Grazie all'apertura degli Archivi russi, l'Autrice ha potuto avvalersi di materiale inedito di grande interesse. Degno di nota è l'assunto euristico dell'Autrice, che usa fonti prodotte da adulti, ma anche dai bambini stessi, secondo le più avvertite indicazioni della storiografia. Caroli esamina l'insegnamento scolastico della storia e i suoi cambiamenti, letti attraverso i libri di testo ma pure grazie ai quaderni degli scolari. Segue un'ampia disamina della drammatica storia dell'infanzia abbandonata, dei bambini nelle colonie e nei Gulag. Anche in questo caso, le lettere scritte dai bambini degli orfanotrofi costituiscono una fonte preziosa e inedita. Lo sviluppo e la fine della pedologia, messa al bando nel 1936, e l'opera di Makarenko sono affrontati nella terza parte. Di grande interesse, infine, le dense pagine sulla letteratura per l'infanzia dalla rivoluzione d'ottobre alla Seconda guerra mondiale, una letteratura che tratteggia bambini senza famiglia e bambini-eroi. Il volume riesce a fondere efficacemente storia sociale e storia della mentalità, storia dell'educazione e letteratura dell'infanzia, presentando un quadro nuovo, ampio e solidamente fondato.

Cittadini e patrioti. Educazione, letteratura per l'infanzia e costruzione dell'identità nazionale nella Russia sovietica (Macerata, Eum, 2011).

CAROLI, DORENA
2014-01-01

Abstract

Il testo affronta, grazie ad un'ampia messe di fonti, il tema della formazione dell'infanzia nella Russia sovietica. Grazie all'apertura degli Archivi russi, l'Autrice ha potuto avvalersi di materiale inedito di grande interesse. Degno di nota è l'assunto euristico dell'Autrice, che usa fonti prodotte da adulti, ma anche dai bambini stessi, secondo le più avvertite indicazioni della storiografia. Caroli esamina l'insegnamento scolastico della storia e i suoi cambiamenti, letti attraverso i libri di testo ma pure grazie ai quaderni degli scolari. Segue un'ampia disamina della drammatica storia dell'infanzia abbandonata, dei bambini nelle colonie e nei Gulag. Anche in questo caso, le lettere scritte dai bambini degli orfanotrofi costituiscono una fonte preziosa e inedita. Lo sviluppo e la fine della pedologia, messa al bando nel 1936, e l'opera di Makarenko sono affrontati nella terza parte. Di grande interesse, infine, le dense pagine sulla letteratura per l'infanzia dalla rivoluzione d'ottobre alla Seconda guerra mondiale, una letteratura che tratteggia bambini senza famiglia e bambini-eroi. Il volume riesce a fondere efficacemente storia sociale e storia della mentalità, storia dell'educazione e letteratura dell'infanzia, presentando un quadro nuovo, ampio e solidamente fondato.
2014
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