Le passeur de Gethsémani. Angoisse, souffrance et mort. Lecture existentielle et phénoménologique, può essere considerato una sorta di soglia per accedere al pensiero del nostro autore. In primo luogo per il metodo fenomenologico che in esso è esplicitamente richiamato, in secondo luogo perché chiarisce un’attitudine del pensiero di Falque, l’attitudine al passaggio e non al “sottrarsi” o alla fuga. Possiamo, infatti, ben dire che l’attraversare, e non il (ri)fuggire, questioni e problemi è l’attitudine che Falque mantiene nel corso della sua opera. Attraversare, passare per non evitare o eludere nessuna delle componenti di una finitezza umana insuperabile, indépassable. E forse non è un caso che il trittico inizi proprio con una “lettura esistenziale” di Colui che attraversa e passa nel Getsemani senza fuggire dalla (e la) sua condizione esistenziale.
Il passaggio possibile
CANULLO, Carla
2014-01-01
Abstract
Le passeur de Gethsémani. Angoisse, souffrance et mort. Lecture existentielle et phénoménologique, può essere considerato una sorta di soglia per accedere al pensiero del nostro autore. In primo luogo per il metodo fenomenologico che in esso è esplicitamente richiamato, in secondo luogo perché chiarisce un’attitudine del pensiero di Falque, l’attitudine al passaggio e non al “sottrarsi” o alla fuga. Possiamo, infatti, ben dire che l’attraversare, e non il (ri)fuggire, questioni e problemi è l’attitudine che Falque mantiene nel corso della sua opera. Attraversare, passare per non evitare o eludere nessuna delle componenti di una finitezza umana insuperabile, indépassable. E forse non è un caso che il trittico inizi proprio con una “lettura esistenziale” di Colui che attraversa e passa nel Getsemani senza fuggire dalla (e la) sua condizione esistenziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.