Da alcuni anni le ricerche hanno messo in luce una profonda trasformazione nella formazione della coppia. Il nostro progetto si focalizza sulla transizione alla partnership, intesa come “prima” transizione familiare e quindi collocata nel periodo della vita in cui i giovani diventano adulti ed entrano (o rimangono) in tipologie di coabitazione oggi molto differenziate, tra le quali il matrimonio non costituisce più la forma principale e, in alcuni Paesi, anche la forma prevalente, a vantaggio di modalità di coabitazione non istituzionalizzate. La transizione riguarda tutto il gruppo familiare, perché è un processo in cui genitori e figli si trovano a rinegoziare le loro relazioni sulla base delle esigenze di questi ultimi e delle aspettative dei primi; in altre parole, i genitori forniscono ai ragazzi dei modelli culturali rispetto ai quali identificarsi o distanziarsi attraverso un percorso di riflessività. Quale ruolo hanno dunque la famiglia e i modelli culturali in essa presenti nella transizione alla vita di coppia nella costruzione riflessiva dei percorsi di giovani uomini e giovani donne? Dal punto di vista operativo l’unità di Macerata ha individuato tre obiettivi fondamentali: • comprendere come si configura oggi il processo di costruzione alla transizione alla vita di coppia come processo riflessivo nella giovinezza; • capire il ruolo delle relazioni familiari nella transizione alla vita di coppia dei giovani come potenziale risorsa; analizzare il rapporto tra le differenze di genere e le diverse generazioni a confronto, come possibile attivatore di nuovi processi riflessivi e innovativi nella transizione alla vita di coppia o come potenziale riproposizione di stereotipi e modelli culturali precostituiti; • cogliere l’intreccio con fattori strutturali e culturali è importante perché in quest’intreccio nascono i principali ostacoli o facilitazioni alla transizione alla genitorialità, con la quale si compie in modo definitivo il passaggio di consegne tra una generazione e l’altra. Per raggiungere tali obiettivi occorre prevedere strumenti di rilevazione che da un lato registrino il panorama delle risorse personali e familiari a disposizione dei soggetti, e dall’altro ci permettano di individuare anche le sfide che si presentano nel corso di questo processo riflessivo di costruzione della propria identità sessuale e di genere per i giovani. La prospettiva ecologica assunta analizza come i giovani, per affrontare la transizione alla vita di coppia apprendono e rielaborano riflessivamente stimoli personali, confrontandosi con una cultura comune, con ruoli e aspettative relative all’identità maschile e al femminile, con la famiglia. La prima fase consisterà in una revisione critica della letteratura nazionale e internazionale. La seconda fase, in collaborazione con tutte le altre unità di ricerca, servirà alla costruzione di uno strumento di rilevazione comune alla rete di ricerca, che verrà somministrato da tutte le unità operative. In particolare, l’unità di Macerata contribuirà nello specifico all’individuazione di quelle variabili legate transizione alla vita di coppia, in un’ottica di genere e tenendo conto della struttura familiare di provenienza dei giovani Sulla base dei primi risultati emersi dall’analisi quantitativa, verranno individuate aree di particolare criticità e interesse approfondite mediante metodi di ricerca qualitativi. Ad un primo livello l’unità di ricerca condurrà delle interviste biografiche con giovani (25-34 anni) per comprendere in dettaglio alcuni degli aspetti più rilevanti relativamente alla transizione alla vita di coppia e analizzare i processi di costruzione dell’esperienza personale e di chiarire eventi e scelte nelle traiettorie di vita. Ad un secondo livello, per stimolare la riflessività sociale, si utilizzerà la tecnica del focus group che permette sia di raccogliere il punto di vista dei partecipanti sia di esaminare la co-costruzione di significati condivisi all’interno di un gruppo.

I giovani e la transizione alla vita di coppia: modelli familiari, differenze di genere e percorsi di riflessività

CRESPI, ISABELLA;FERMANI, ALESSANDRA;POJAGHI, Barbara
2011-01-01

Abstract

Da alcuni anni le ricerche hanno messo in luce una profonda trasformazione nella formazione della coppia. Il nostro progetto si focalizza sulla transizione alla partnership, intesa come “prima” transizione familiare e quindi collocata nel periodo della vita in cui i giovani diventano adulti ed entrano (o rimangono) in tipologie di coabitazione oggi molto differenziate, tra le quali il matrimonio non costituisce più la forma principale e, in alcuni Paesi, anche la forma prevalente, a vantaggio di modalità di coabitazione non istituzionalizzate. La transizione riguarda tutto il gruppo familiare, perché è un processo in cui genitori e figli si trovano a rinegoziare le loro relazioni sulla base delle esigenze di questi ultimi e delle aspettative dei primi; in altre parole, i genitori forniscono ai ragazzi dei modelli culturali rispetto ai quali identificarsi o distanziarsi attraverso un percorso di riflessività. Quale ruolo hanno dunque la famiglia e i modelli culturali in essa presenti nella transizione alla vita di coppia nella costruzione riflessiva dei percorsi di giovani uomini e giovani donne? Dal punto di vista operativo l’unità di Macerata ha individuato tre obiettivi fondamentali: • comprendere come si configura oggi il processo di costruzione alla transizione alla vita di coppia come processo riflessivo nella giovinezza; • capire il ruolo delle relazioni familiari nella transizione alla vita di coppia dei giovani come potenziale risorsa; analizzare il rapporto tra le differenze di genere e le diverse generazioni a confronto, come possibile attivatore di nuovi processi riflessivi e innovativi nella transizione alla vita di coppia o come potenziale riproposizione di stereotipi e modelli culturali precostituiti; • cogliere l’intreccio con fattori strutturali e culturali è importante perché in quest’intreccio nascono i principali ostacoli o facilitazioni alla transizione alla genitorialità, con la quale si compie in modo definitivo il passaggio di consegne tra una generazione e l’altra. Per raggiungere tali obiettivi occorre prevedere strumenti di rilevazione che da un lato registrino il panorama delle risorse personali e familiari a disposizione dei soggetti, e dall’altro ci permettano di individuare anche le sfide che si presentano nel corso di questo processo riflessivo di costruzione della propria identità sessuale e di genere per i giovani. La prospettiva ecologica assunta analizza come i giovani, per affrontare la transizione alla vita di coppia apprendono e rielaborano riflessivamente stimoli personali, confrontandosi con una cultura comune, con ruoli e aspettative relative all’identità maschile e al femminile, con la famiglia. La prima fase consisterà in una revisione critica della letteratura nazionale e internazionale. La seconda fase, in collaborazione con tutte le altre unità di ricerca, servirà alla costruzione di uno strumento di rilevazione comune alla rete di ricerca, che verrà somministrato da tutte le unità operative. In particolare, l’unità di Macerata contribuirà nello specifico all’individuazione di quelle variabili legate transizione alla vita di coppia, in un’ottica di genere e tenendo conto della struttura familiare di provenienza dei giovani Sulla base dei primi risultati emersi dall’analisi quantitativa, verranno individuate aree di particolare criticità e interesse approfondite mediante metodi di ricerca qualitativi. Ad un primo livello l’unità di ricerca condurrà delle interviste biografiche con giovani (25-34 anni) per comprendere in dettaglio alcuni degli aspetti più rilevanti relativamente alla transizione alla vita di coppia e analizzare i processi di costruzione dell’esperienza personale e di chiarire eventi e scelte nelle traiettorie di vita. Ad un secondo livello, per stimolare la riflessività sociale, si utilizzerà la tecnica del focus group che permette sia di raccogliere il punto di vista dei partecipanti sia di esaminare la co-costruzione di significati condivisi all’interno di un gruppo.
2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/170615
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