Frutto di una ricerca pluriennale condotta nei principali archivi ecclesiastici e statali italiani e stranieri e su una bibliografia sterminata, il monumentale lavoro di Elisabetta Patrizi su "Silvio Antoniano. Un umanista ed educatore nell'età del Rinnovamento cattolico" colma una vera e propria lacuna storiografica, già a suo tempo evidenziata da Paolo Prodi, e s'impone all'attenzione non solamente degli storici dell'educazione, ma anche di quelli del cattolicesimo e della vita religiosa in epoca moderna sia per la puntuale ed efficace ricostruzione della biografia del grande scrittore pedagogico e protagonista della vita spirituale e culturale europea a cavallo tra Cinque e Seicento, sia per la rigorosa edizione critica, riccamente annotata e commentata, dei carteggi inediti e del celebre trattato di Silvio Antoniano "Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli" (1584), vero e proprio monumento pedagogico del cattolicesimo post-tridentino, del quale l'Autrice ripercorre con ricchezza di documenti la genesi, i contenuti e la straordinaria 'fortuna' incontrata in Europa dal XVII al XX secolo. l'Autrice, studiosa della trattatistica pedagogica e del rapporto tra pastorale ed educazione nell'Europa moderna, lumeggia nell'opera il mondo ecclesiastico e d educativo della Roma del Cinque e Seicento, soffermandosi con particolare attenzioen sul rinnovamenteo della catechesi e dell'educazione cristiana avviato all'indomani del Concilio Tridentino e sui rapporti tra l'Antoniano e i principali protagonisti di tale rinnovamento: da Carlo Borromeo a Filippo Neri, da Ignazio di Loyola a Giuseppe Calasanzio e a Roberto Bellarmino. Il lavoro di Elisabetta Patrizi testimonia pienamente la rinnovata attenzione della ricerca storico-educativa pedagogica italiana per gli studi modernistici, su cui in passato si sono misurati studiosi del calibro di Giuseppe Flores d'Arcais, Luigi Volpicelli, Francesco De Vivo e Luigi Secco, e che negli ultimi decenni erano stai - a torto - in larga misura trascurati.

Silvio Antoniano. Un umanista ed educatore nell’età del Rinnovamento cattolico (1540-1603), 3 voll.

PATRIZI, ELISABETTA
2012-01-01

Abstract

Frutto di una ricerca pluriennale condotta nei principali archivi ecclesiastici e statali italiani e stranieri e su una bibliografia sterminata, il monumentale lavoro di Elisabetta Patrizi su "Silvio Antoniano. Un umanista ed educatore nell'età del Rinnovamento cattolico" colma una vera e propria lacuna storiografica, già a suo tempo evidenziata da Paolo Prodi, e s'impone all'attenzione non solamente degli storici dell'educazione, ma anche di quelli del cattolicesimo e della vita religiosa in epoca moderna sia per la puntuale ed efficace ricostruzione della biografia del grande scrittore pedagogico e protagonista della vita spirituale e culturale europea a cavallo tra Cinque e Seicento, sia per la rigorosa edizione critica, riccamente annotata e commentata, dei carteggi inediti e del celebre trattato di Silvio Antoniano "Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli" (1584), vero e proprio monumento pedagogico del cattolicesimo post-tridentino, del quale l'Autrice ripercorre con ricchezza di documenti la genesi, i contenuti e la straordinaria 'fortuna' incontrata in Europa dal XVII al XX secolo. l'Autrice, studiosa della trattatistica pedagogica e del rapporto tra pastorale ed educazione nell'Europa moderna, lumeggia nell'opera il mondo ecclesiastico e d educativo della Roma del Cinque e Seicento, soffermandosi con particolare attenzioen sul rinnovamenteo della catechesi e dell'educazione cristiana avviato all'indomani del Concilio Tridentino e sui rapporti tra l'Antoniano e i principali protagonisti di tale rinnovamento: da Carlo Borromeo a Filippo Neri, da Ignazio di Loyola a Giuseppe Calasanzio e a Roberto Bellarmino. Il lavoro di Elisabetta Patrizi testimonia pienamente la rinnovata attenzione della ricerca storico-educativa pedagogica italiana per gli studi modernistici, su cui in passato si sono misurati studiosi del calibro di Giuseppe Flores d'Arcais, Luigi Volpicelli, Francesco De Vivo e Luigi Secco, e che negli ultimi decenni erano stai - a torto - in larga misura trascurati.
2012
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