Lo scopo della ricerca nel triennio consiste nel verificare se e in quale misura soluzioni come la tenuità del fatto, la mediazione e la messa alla prova, ove impiegate come esiti alternativi del procedimento penale ordinario a carico di imputati adulti, possano valere a ridurne i tempi medi di durata, a risparmiare risorse del sistema della giustizia penale, a razionalizzarne l’impiego e ad assicurare un più efficiente funzionamento della “macchina” processuale. Lo studio, in questa prospettiva, terrà in particolare considerazione la possibilità che i nuovi istituti entrino in tensione con i principi fondanti del sistema processualpenalistico e con le garanzie assicurate dalla Costituzione e dalla legge alle parti e ai soggetti del rito: una loro implementazione a scopo efficientistico, infatti, non può che misurarsi con l’esigenza di armonizzare strategie selettive, logiche di risoluzione dei conflitti e tecniche di gestione degli illeciti penali rimaste ignote sino ad ora al principale ambito della giustizia penale, con principi, diritti, facoltà, poteri, equilibri interni al rito che sono fondati sovente su parametri differenti. Alla luce di queste chiavi di lettura, verranno analizzate le prospettive di riforma, per verificarne le potenzialità positive, la condivisibilità culturale, l’adeguatezza tecnica, la coerenza con il sistema.
L'inefficienza della giustizia penale:cause e possibili rimedi
CESARI, Claudia;CARACENI, Lina;BOSCO, Valeria;TASSI, Andrea
2012-01-01
Abstract
Lo scopo della ricerca nel triennio consiste nel verificare se e in quale misura soluzioni come la tenuità del fatto, la mediazione e la messa alla prova, ove impiegate come esiti alternativi del procedimento penale ordinario a carico di imputati adulti, possano valere a ridurne i tempi medi di durata, a risparmiare risorse del sistema della giustizia penale, a razionalizzarne l’impiego e ad assicurare un più efficiente funzionamento della “macchina” processuale. Lo studio, in questa prospettiva, terrà in particolare considerazione la possibilità che i nuovi istituti entrino in tensione con i principi fondanti del sistema processualpenalistico e con le garanzie assicurate dalla Costituzione e dalla legge alle parti e ai soggetti del rito: una loro implementazione a scopo efficientistico, infatti, non può che misurarsi con l’esigenza di armonizzare strategie selettive, logiche di risoluzione dei conflitti e tecniche di gestione degli illeciti penali rimaste ignote sino ad ora al principale ambito della giustizia penale, con principi, diritti, facoltà, poteri, equilibri interni al rito che sono fondati sovente su parametri differenti. Alla luce di queste chiavi di lettura, verranno analizzate le prospettive di riforma, per verificarne le potenzialità positive, la condivisibilità culturale, l’adeguatezza tecnica, la coerenza con il sistema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.