Questo libro è dedicato allo studio dei processi improvvisativi nella musica, dal punto di vista produttivo e generativo psicologico-cognitivo, nella dimensione contestuale socio-antropologica e in quella strutturale/processuale immanente; tale vasta fenomenologia è considerata attraverso un unificato modello teorico, nell’ambito di varie tradizioni musicali: africana-americana, eurocolta e delle culture non occidentali. La ricerca nasce dall’esigenza di dare risposta ad una serie di nodi problematici che sembrano relegare le rappresentazioni teoriche di questi processi creativi in una zona ancora nebulosa. Dalla critica dei modelli esplicativi storicamente affermati emerge così un originale disegno speculativo, la teoria della formatività audiotattile, i cui paradigmi e costrutti teorici sono verificati sui concreti esempi di attività creativa in tempo reale nei diversi ambiti culturali. Questa innovativa prospettiva pone in essere nozioni e concetti originali: tra gli altri, il «Principio audiotattile»; la nozione di «estemporizzazione», che affianca quella di improvvisazione; la «codifica neoauratica»; la concezione dei processi improvvisativi come proiezione globale del principio locale audiotattile, con una riflessione a largo raggio che investe la musica d’arte occidentale, le musiche tradizionali, i repertori jazz, rock e popular.
I processi improvvisativi nella musica. Un approccio globale
CAPORALETTI, VINCENZO
2005-01-01
Abstract
Questo libro è dedicato allo studio dei processi improvvisativi nella musica, dal punto di vista produttivo e generativo psicologico-cognitivo, nella dimensione contestuale socio-antropologica e in quella strutturale/processuale immanente; tale vasta fenomenologia è considerata attraverso un unificato modello teorico, nell’ambito di varie tradizioni musicali: africana-americana, eurocolta e delle culture non occidentali. La ricerca nasce dall’esigenza di dare risposta ad una serie di nodi problematici che sembrano relegare le rappresentazioni teoriche di questi processi creativi in una zona ancora nebulosa. Dalla critica dei modelli esplicativi storicamente affermati emerge così un originale disegno speculativo, la teoria della formatività audiotattile, i cui paradigmi e costrutti teorici sono verificati sui concreti esempi di attività creativa in tempo reale nei diversi ambiti culturali. Questa innovativa prospettiva pone in essere nozioni e concetti originali: tra gli altri, il «Principio audiotattile»; la nozione di «estemporizzazione», che affianca quella di improvvisazione; la «codifica neoauratica»; la concezione dei processi improvvisativi come proiezione globale del principio locale audiotattile, con una riflessione a largo raggio che investe la musica d’arte occidentale, le musiche tradizionali, i repertori jazz, rock e popular.File | Dimensione | Formato | |
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