Lo studio ha ad oggetto il problema dei danni generati dall'amministrazione nel legittimo perseguimento degli interessi della collettività. Sono questi danni che devono essere lasciati "là dove cadono" ovvero devono essere riparati? Le conseguenze dannose della funzione pubblica devono essere, in altri termini, sopportate dai singoli su cui casualmente incidono o devono essere redristribuite su tutta la collettività che si avvantaggia delle attività pubbliche? La risposta viene ricercata, da un lato, muovendo dai diritti concretamente lesi, onde verificare se la protezione ad essi assicurata rispetto ad interferenze pubbliche comprenda anche le interferenze lecite e, dall'altro, muovendo dai principi (di correttezza, di buona fede, di non abuso e, in ultima istanza, di proporzionalità) che governano le scelte pubbliche. In questo quadro la ricerca conduce ad evidenziare una duplice risposta al problema: una vera e propria responsabilità da atto lecito, per le compressioni dei diritti fondamentali nel loro nucleo essenziale, e un principio di compensazione, quale regola di proporzione intesa a ristabilire l'equilibrio turbato dall'azione amministrativa che comprima le posizioni individuali senza concretarsi in una lesione dei diritti fondamentali nella loro essenzialità.
Liceità legittimità e responsabilità dell'amministrazione
SCOTTI, ELISA
2012-01-01
Abstract
Lo studio ha ad oggetto il problema dei danni generati dall'amministrazione nel legittimo perseguimento degli interessi della collettività. Sono questi danni che devono essere lasciati "là dove cadono" ovvero devono essere riparati? Le conseguenze dannose della funzione pubblica devono essere, in altri termini, sopportate dai singoli su cui casualmente incidono o devono essere redristribuite su tutta la collettività che si avvantaggia delle attività pubbliche? La risposta viene ricercata, da un lato, muovendo dai diritti concretamente lesi, onde verificare se la protezione ad essi assicurata rispetto ad interferenze pubbliche comprenda anche le interferenze lecite e, dall'altro, muovendo dai principi (di correttezza, di buona fede, di non abuso e, in ultima istanza, di proporzionalità) che governano le scelte pubbliche. In questo quadro la ricerca conduce ad evidenziare una duplice risposta al problema: una vera e propria responsabilità da atto lecito, per le compressioni dei diritti fondamentali nel loro nucleo essenziale, e un principio di compensazione, quale regola di proporzione intesa a ristabilire l'equilibrio turbato dall'azione amministrativa che comprima le posizioni individuali senza concretarsi in una lesione dei diritti fondamentali nella loro essenzialità.File | Dimensione | Formato | |
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