Di fronte al disincantamento del mondo indotto dall'enfatizzazione moderna dei processi di razionalizzazione, denunciata da Max Weber, Scheler propone di rimettere all'opera l'umana capacità di meravigliarsi, che sta all'origine del filosofare. A suo giudizio, infatti, non si tratta né di reprimere le dinamiche del mondo moderno né di abbandonarle alla loro espressione arbitraria. Piuttosto occorre reimmettere le conquiste della scienza e della tecnica nel circuito del sapere umano, dal momento che questo è, secondo Scheler, l'unico vero strumento di soprvvivenza di cui l'uomo dispone.

Meraviglia e disincanto nel pensiero di Max Scheler

VERDUCCI, Daniela
1994-01-01

Abstract

Di fronte al disincantamento del mondo indotto dall'enfatizzazione moderna dei processi di razionalizzazione, denunciata da Max Weber, Scheler propone di rimettere all'opera l'umana capacità di meravigliarsi, che sta all'origine del filosofare. A suo giudizio, infatti, non si tratta né di reprimere le dinamiche del mondo moderno né di abbandonarle alla loro espressione arbitraria. Piuttosto occorre reimmettere le conquiste della scienza e della tecnica nel circuito del sapere umano, dal momento che questo è, secondo Scheler, l'unico vero strumento di soprvvivenza di cui l'uomo dispone.
1994
8842702757
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