L'azione di classe disciplinata dall’art. 140-bis c. cons. - nella versione introdotta dall’art. 49, comma 1, l. 99/2009 – integra il complesso di discipline finalizzate alla tutela dei diritti individuali dei consumatori, prevedendo uno strumento che permette la trattazione e la decisione congiunta di una pluralità di controversie “omogenee” nei confronti della medesima impresa. La presente indagine, rivolta ad un approfondimento dei profili di diritto sostanziale della disciplina dell'azione di classe, si concentra, in particolar modo, sui diritti tutelabili in via collettiva, così come individuati dal secondo comma dell’art. 140-bis. In questo senso, il problema creato dalla assenza di precise indicazioni positive circa i rimedi civilistici, viene superato attraverso l'interpretazione sistematica, operata tenendo fermo il principio della unitarietà dell'ordinamento giuridico, il quale impone di rifuggire da letture che considerino il codice del consumo alla stregua di un «micro sistema» autonomo ed autorefenziale. Tutte le soluzioni in punto di rimedi civilistici proposte, pertanto, tendono ad armonizzare con il sistema inteso nella sua complessità, non essendo possibile ipotizzare l'esistenza di autonomi sottosistemi originati dalle discipline di settore.
L'azione di classe a tutela dei consumatori. Profili sostanziali.
FEBBRAJO, TOMMASO
2012-01-01
Abstract
L'azione di classe disciplinata dall’art. 140-bis c. cons. - nella versione introdotta dall’art. 49, comma 1, l. 99/2009 – integra il complesso di discipline finalizzate alla tutela dei diritti individuali dei consumatori, prevedendo uno strumento che permette la trattazione e la decisione congiunta di una pluralità di controversie “omogenee” nei confronti della medesima impresa. La presente indagine, rivolta ad un approfondimento dei profili di diritto sostanziale della disciplina dell'azione di classe, si concentra, in particolar modo, sui diritti tutelabili in via collettiva, così come individuati dal secondo comma dell’art. 140-bis. In questo senso, il problema creato dalla assenza di precise indicazioni positive circa i rimedi civilistici, viene superato attraverso l'interpretazione sistematica, operata tenendo fermo il principio della unitarietà dell'ordinamento giuridico, il quale impone di rifuggire da letture che considerino il codice del consumo alla stregua di un «micro sistema» autonomo ed autorefenziale. Tutte le soluzioni in punto di rimedi civilistici proposte, pertanto, tendono ad armonizzare con il sistema inteso nella sua complessità, non essendo possibile ipotizzare l'esistenza di autonomi sottosistemi originati dalle discipline di settore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.