L’UO si concentra sull’analisi delle relazioni orizzontali, verticali, di rete, tra imprese delle diverse fasi delle filiere agro-alimentari e che producono tipicità alimentari e di eccellenza enogastronomica, con l’obiettivo di evidenziare le connessioni tra tipicità agroalimentari e attrattività di una destinazione turistica e come queste influenzano la mission, la governance e l’accountability delle imprese delle diverse filiere agroalimentari presenti nel territorio della destinazione turistica. Un approfondimento, ove rilevati caratteri sussistenti o potenziali del territorio, sarà riservato al tema delle strade del vino, dei formaggi, ecc., viste come prodotto turistico che interseca obiettivi ed interessi del settore agro-alimentare con quelli del turismo. Una strada del vino, ad esempio, può essere in effetti un efficace strumento in grado di favorire lo sviluppo di un territorio, integrando necessariamente le capacità di imprese agroalimentari e turistiche in una pianificazione di obiettivi, risorse economiche e politiche di gestione e promozione. L’analisi permette di evidenziare le caratteristiche delle offerte agro-alimentari ed enogastronomiche presenti nelle destinazioni turistiche appartenenti a territori che hanno scelto la promozione della relazionalità turistica mediante la creazione di una rete di responsabilità sociale di territorio. Si considerano le imprese inserite nelle filiere agroalimentari e come queste possono essere titolari di scelte pro-attive nella promozione delle micro-destinazioni mediante l’uso della cultura dell’enogastronomia e della qualità dell’alimentazione. Inoltre si analizzeranno gli aspetti che riguardano la misurazione e la comunicazione esterna attuata mediante l’uso di web-tools (siti internet, email) e dei social media più frequentemente utilizzati (blog aziendali e personali, Facebook, Youtube). Il metodo di indagine è fondato su un modello di rilievo/analisi sulla base di dati reperiti tramite analisi della letteratura (rapporti, ricerche pubblicate e analisi di settore di organizzazioni professionali, ecc.) ed eventuali rilievi qualitativi mediante lo svolgimento di interviste face-to-face di key-informants individuati anche mediante l’impiego della tecnica di snowballing nonché sulla base della documentazione resa disponibile dai partner internazionali. Il reporting sociale sarà analizzato e proposto come metodo di lavoro volto a garantire: > il proficuo confronto tra gli interlocutori e l’approfondita analisi dei contesti – interni ed esterni alla rete – per la definizione di prodotti che presentino: - da un lato, profili di forte attrattività per il potenziale fruitore; - dall’altro, requisiti di sostenibilità (ambientale, sociale, competitiva ed economico-finanziaria) e potenziale di valorizzazione per il territorio di destinazione; > lo sviluppo di consapevolezza diffusa – da parte dei soggetti di rete e degli altri interlocutori – intorno agli obiettivi sociali, ambientali, competitivi, economico-finanziari di ciascun sistema di offerta integrata; parliamo di obiettivi chiaramente formalizzati e quantificati attraverso opportuni indicatori; > l’approccio critico, multidimensionale (con attenzione ai profili sopra indicati) e integrato nella valutazione dei risultati, considerati come output e come outcome, al fine di guidare ciascuna azienda partecipante, le reti nel loro complesso e, in una prospettiva allargata, i sistemi territoriali verso il superamento delle criticità e il potenziamento delle leve di successo; > un sistematico miglioramento dell’operare per il raggiungimento di livelli di benessere via via superiori da parte dei diversi interlocutori coinvolti. Tale metodo che comprende sistemi di stakeholder engagement sarà proposto non soltanto a livello di specifica rete (micro-destinazione) finalizzata all’offerta integrata (nella prospettiva di una meta-rete transfrontaliera: club di prodotto) ma anche rispetto alla singola azienda.

PER UN TURISMO RELAZIONALE NEL MEDITERRANEO. Dalle dinamiche relazionali socio-economiche di una micro-destinazione, alle dinamiche relazionali transfrontaliere tra micro-destinazioni: verso la definizione di nuove politiche cooperative di sviluppo turistico nel Mediterraneo.

CORINTO, GIAN LUIGI
2012-01-01

Abstract

L’UO si concentra sull’analisi delle relazioni orizzontali, verticali, di rete, tra imprese delle diverse fasi delle filiere agro-alimentari e che producono tipicità alimentari e di eccellenza enogastronomica, con l’obiettivo di evidenziare le connessioni tra tipicità agroalimentari e attrattività di una destinazione turistica e come queste influenzano la mission, la governance e l’accountability delle imprese delle diverse filiere agroalimentari presenti nel territorio della destinazione turistica. Un approfondimento, ove rilevati caratteri sussistenti o potenziali del territorio, sarà riservato al tema delle strade del vino, dei formaggi, ecc., viste come prodotto turistico che interseca obiettivi ed interessi del settore agro-alimentare con quelli del turismo. Una strada del vino, ad esempio, può essere in effetti un efficace strumento in grado di favorire lo sviluppo di un territorio, integrando necessariamente le capacità di imprese agroalimentari e turistiche in una pianificazione di obiettivi, risorse economiche e politiche di gestione e promozione. L’analisi permette di evidenziare le caratteristiche delle offerte agro-alimentari ed enogastronomiche presenti nelle destinazioni turistiche appartenenti a territori che hanno scelto la promozione della relazionalità turistica mediante la creazione di una rete di responsabilità sociale di territorio. Si considerano le imprese inserite nelle filiere agroalimentari e come queste possono essere titolari di scelte pro-attive nella promozione delle micro-destinazioni mediante l’uso della cultura dell’enogastronomia e della qualità dell’alimentazione. Inoltre si analizzeranno gli aspetti che riguardano la misurazione e la comunicazione esterna attuata mediante l’uso di web-tools (siti internet, email) e dei social media più frequentemente utilizzati (blog aziendali e personali, Facebook, Youtube). Il metodo di indagine è fondato su un modello di rilievo/analisi sulla base di dati reperiti tramite analisi della letteratura (rapporti, ricerche pubblicate e analisi di settore di organizzazioni professionali, ecc.) ed eventuali rilievi qualitativi mediante lo svolgimento di interviste face-to-face di key-informants individuati anche mediante l’impiego della tecnica di snowballing nonché sulla base della documentazione resa disponibile dai partner internazionali. Il reporting sociale sarà analizzato e proposto come metodo di lavoro volto a garantire: > il proficuo confronto tra gli interlocutori e l’approfondita analisi dei contesti – interni ed esterni alla rete – per la definizione di prodotti che presentino: - da un lato, profili di forte attrattività per il potenziale fruitore; - dall’altro, requisiti di sostenibilità (ambientale, sociale, competitiva ed economico-finanziaria) e potenziale di valorizzazione per il territorio di destinazione; > lo sviluppo di consapevolezza diffusa – da parte dei soggetti di rete e degli altri interlocutori – intorno agli obiettivi sociali, ambientali, competitivi, economico-finanziari di ciascun sistema di offerta integrata; parliamo di obiettivi chiaramente formalizzati e quantificati attraverso opportuni indicatori; > l’approccio critico, multidimensionale (con attenzione ai profili sopra indicati) e integrato nella valutazione dei risultati, considerati come output e come outcome, al fine di guidare ciascuna azienda partecipante, le reti nel loro complesso e, in una prospettiva allargata, i sistemi territoriali verso il superamento delle criticità e il potenziamento delle leve di successo; > un sistematico miglioramento dell’operare per il raggiungimento di livelli di benessere via via superiori da parte dei diversi interlocutori coinvolti. Tale metodo che comprende sistemi di stakeholder engagement sarà proposto non soltanto a livello di specifica rete (micro-destinazione) finalizzata all’offerta integrata (nella prospettiva di una meta-rete transfrontaliera: club di prodotto) ma anche rispetto alla singola azienda.
2012
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